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Mirandolexit, Negro (Pd): “Il danno per i 9 Comuni è già qui ed è ora”

da | Giu 30, 2020 | Mirandola | 0 commenti

“Il danno è già qui ed è ora, per tutti i cittadini dei nove Comuni. Di questo dovranno tener conto nelle proprie scelte insieme gli otto Comuni dell’Unione che andrà avanti, per minimizzare i danni e gettare le basi per il futuro”: il capogruppo Liste civiche – Pd nel Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord Paolo Negro disegna il quadro di azione dei prossimi mesi dei nove Comuni e le conseguenze per i cittadini della scelta dell’Amministrazione leghista di Mirandola di uscire dall’Ucman. Ecco la sua dichiarazione:

“Siamo quindi giunti, con la terza votazione, al ‘capolinea’ della scelta della maggioranza leghista di portare Mirandola fuori dall’Unione dei Comuni. Il senso di fondo del ragionamento della maggioranza leghista é: non rompeteci le scatole con questa storia dell’analisi costi/benefici, con questa storia della partecipazione, la nostra è una scelta politica, abbiamo ricevuto il voto degli elettori per cambiare e cambiamo. Che dire? Certo, il Comune di Mirandola è libero di fare le proprie scelte politiche e giudicheranno gli elettori mirandolesi quando saranno chiamati a farlo. Ma le conseguenze del loro ‘esperimento’ non sono un fatto politico personale di Golinelli e Greco. La politica, come ci ha spiegato Max Weber, non è solo ‘etica della convinzione’ ma anche ‘etica della responsabilità’: non può perdere mai di vista le conseguenze dell’agire. Per questo, sul piano delle conseguenze già in atto, un giudizio possiamo darlo, così come possono già darlo tutti i cittadini, mirandolesi e non: é politicamente irresponsabile e dannoso che i nove sindaci e la struttura amministrativa dei nostri nove Comuni debbano dedicare le proprie energie per i prossimi mesi non alla crisi in corso ma a gestire le conseguenze di questo ‘esperimento mirandolese’, dalla spartizione del personale dell’Unione alla radicale riorganizzazione di tutti i servizi. E’ politicamente irresponsabile che nei prossimi mesi tutte le forze non siano dedicate a gestire le difficoltà e le incertezze collegate alla riapertura delle scuole, le pesantissime conseguenze sociali delle crisi economica in cui stiamo entrando (l’Unione, ricordo, ha la delega di tutto il settore sociale dei Comuni) e la totale incertezza dell’andamento delle entrate e delle uscite di tutti e nove i Comuni, senza contare l’incertezza delle condizioni della finanza pubblica nazionale. Tutto questo è irresponsabile. Il danno è già qui ed è ora, per tutti i cittadini dei nove Comuni. Di questo dovranno tener conto nelle proprie scelte insieme gli otto Comuni dell’Unione che andrà avanti, per minimizzare i danni e gettare le basi per il futuro.”.

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