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“Priorità alla scuola”: appuntamento in piazza Grande per il diritto all’istruzione

da | Giu 24, 2020 | Mirandola, Carpi | 0 commenti

Si svolge in numerose città italiane, la manifestazione di giovedì 25 giugno “Priorità alla scuola”, promossa dall’omonimo comitato di insegnanti, genitori, educatori e studenti della scuola e dell’università.

Anche a Modena si terrà la manifestazione in piazza Grande alle ore 18.30 per chiedere che il diritto all’istruzione sia garantito a tutti con lo slogan “Spazio per la scuola, spazio alla scuola: ora o mai più!”

Partecipano insegnanti, genitori, educatori e studenti della scuola e dell’università per ribadire che la scuola sia un luogo ri-aperto, migliore, accogliente e sicuro per tutti.

Il sindacato scuola-università Flc Cgil di Modena aderisce e sostiene le ragioni della mobilitazione e sarà in piazza con una propria delegazione. E’ stato creato un apposito evento Facebook per raccogliere adesioni: https://www.facebook.com/events/276035353710412/ . L’evento si svolgerà nel rispetto delle norme di distanziamento anti- Covid e si invitano tutti a tenere buone pratiche onde prevenire il contagio.

La comunità scolastica ha bisogno di ripartire in presenza a settembre: bambine, bambini, giovani, insegnanti, lavoratori/trici e famiglie hanno resistito per tre mesi – materialmente e psicologicamente – per far fronte a una emergenza. Dopo questo enorme sforzo collettivo e quando ormai tutte le attività produttive del Paese sono già riavviate, è ora di dire basta: la comunità scolastica ha bisogno di ripartire in presenza a settembre perché senza scuola non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita – né umana, né economica.

Per questo i promotori chiedono: risorse straordinarie, personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola, assunzione dei docenti precari dalle graduatorie provinciali, che i Comuni e le Province trovino spazi per tutte le scuole di ogni ordine e grado,investimenti strutturali per l’edilizia scolastica, prevenzione sanitaria nelle scuole. Sono altresì contrari alla riduzione del tempo scuola, alle esternalizzazioni (tutto lavoro precario) per completare il tempo scuola, alle ore di 40 minuti, alla didattica a distanza come parte strutturale dell’orario di scuola.

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