Caso Alice Neri, spunta una lettera per il “terzo uomo”. Nuovi reperti sul luogo del rogo
CONCORDIA, RAVARINO – Continua ad infittirsi, ad ormai quasi quattro mesi dal giorno (18 novembre) del ritrovamento del cadavere carbonizzato di Alice Neri nelle campagne di Fossa di Concordia, il mistero relativo alla morte della giovane mamma ravarinese.
Come riporta “Il Resto del Carlino”, infatti, sarebbe spuntata una lettera, scritta a mano, inviata da Alice al cosiddetto “terzo uomo”, un collega della 32enne, mai iscritto nel registro degli indagati, del quale sarebbero state ritrovate alcune lettere d’amore nell’armadietto di Alice nell’azienda per la quale lavorava. La lettera inviata dalla giovane ravarinese al “terzo uomo” riportava una citazione da “Romeo e Giuletta” di Shakespeare: “Ma tu chi sei, che avanzando nel buio della notte, inciampi nei miei più segreti pensieri?”
Intanto, però, l’avvocato di Mohamed Gaaloul, attualmente principale sospettato per l’omicidio di Alice Neri e in carcere dallo scorso dicembre, quando è stato arrestato in Francia prima del trasferimento in Italia, dove successivamente è stata respinta la sua istanza di scarcerazione, ha presentato richiesta di incidente probatorio affinchè vengano analizzati i jeans che il 29enne tunisino indossava la sera in cui Alice è stata uccisa e anche la mattina successiva, come testimoniato in entrambi i casi dalle immagini delle telecamere che hanno ripreso Gaaloul prima al bar di Concordia dove Alice si era recata con un collega (non il cosiddetto “terzo uomo”) e successivamente, la mattina dopo, mentre camminava per Concordia. Obiettivo della difesa dimostrare che i jeans, ritrovati dagli inquirenti nell’abitazione di Gaaloul, non presenterebbero altre macchie se non quelle di vernice dovute al lavoro svolto dal giovane tunisino.
Nuovi reperti sarebbero, infine stati rinvenuti sul luogo del rogo della macchina di Alice e del ritrovamento del cadavere carbonizzato. Proprio i parenti della vittima, recatisi sul posto, avrebbero, infatti, ritrovato un pezzo di plastica, probabilmente appartenente alla vettura, che potrebbe contenere un frammento osseo. Il reperto sarà ora analizzato dagli inquirenti.