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Sisma e Cavone: “L’ultima trivellazione è del 1979”, ricorda il Comune di San Possidonio

da | Giu 23, 2014 | In Primo Piano, Rapporto Ichese, speciale terremoto, Ultime news | 0 commenti

Sotto il suo territorio si estende gran parte del giacimento del Cavone, che secondo la Commissione Ichese non si esclude possa avere avuto un ruolo di innesco nel drammatico sisma del 2012. Non a caso tanti cittadini, dopo il terremoto dell’altro giorno, chiedevano al sindaco Rudi Accorsi di intervenire, e di chiudere definitivamente il Cavone.
Oggi arriva la risposta.
Il Comune di San Possidonio interviene per fornire alcune precisazioni sulle attività di monitoraggio portate avanti dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Emilia-Romagna, seguendo le prescrizioni del rapporto Ichese.
Ecco cosa afferma il Comune: “Non si sta eseguendo alcuna attività di trivellazione o foratura di alcunchè; le trivellazioni nel giacimento risalgono agli anni ”70 e sono state concluse nel 1979. Ora si sta semplicemente monitorando le normali attività dei pozzi (estrazione del petrolio e reiniezione dei liquidi in eccesso) con una rete di rilevazione dati molto complessa, attraverso strumenti altamente sofisticati che hanno rilevato circa un milione di dati e parametri.
Ora l’attività di rilevazione dei dati è stata conclusa e attualmente è in corso la fase di studio dei dati che durerà alcune settimane che dovrà evidenziare se il giacimento e le attività estrattive hanno un qualsiasi tipo di influenza su parti del sottosuolo non vicine ai giacimenti stessi, quali appunto le faglie sismo-genetiche responsabili del terremoto del 20-29 maggio 2012 che si trovano ad oltre 20 km di distanza in linea d’aria dal giacimento stesso.
Quindi – chiude l’Amministrazione – vogliamo rassicurare i cittadini che non si sta facendo alcuna attività diversa da quelle fatte negli ultimi 40 anni e tutto il percorso di monitoraggio ed i risultati sono e saranno resi pubblici non appena disponibili”.

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