Sembrava ormai fatto l’accordo tra le più importanti correnti del Partito Democratiuco, con tanto di beneplacito di Matteo Renzi, sul nome di Daniele Manca per la corsa alle regionali che designerà il successore di Vasco Errani, dimessosi dopo la sentenza sullo scandalo Terremerse.
Il sindaco di Imola Manca avrebbe infatti garantito equilibrio e continuità nello stile Errani alla litigiosa coalizione che dovrebbe confrontarsi (Sel esclusa) alle primarie a fine settembre. Per i nomi sul piatto che pure avrebbero potuto trovare consenso nell’elettorato – i modenesi Matteo Richetti e Stefano Bonaccini – non si è trovata la quadra e ora si starebbe lavorando per trovare loro un ruolo nazionale, lasciando all’imolese partita facile che non dovrebbe neanche passare per le primarie (la regola vuole infatti che se c’è consenso su un nome unitario, questo tipo di elezione non è necessaria)
Ma ora si sparigliano di nuovo le carte: infatti Patrizio Bianchi, assessore regionale all’Istruzione, e uno dei primi a offrire la sua candidatura per la corsa alla presidenza di viale Aldo Moro, ora stronca la candidatura del sindaco imolese: Daniele Manca, è un nome che “divide e che rappresenta una continuità totale rispetto al passato”, è netto. Il nome di Manca non piace neppure, riferisce Ansa, all’assessore al Welfare di Bologna, Amelia Frascaroli che ha criticato la sua candidatura.