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Il Secchia intasato da ramaglie: chi lo pulisce?

da | Ott 24, 2015 | In Primo Piano, Concordia, Bastiglia | 0 commenti

L’estate e finita e l’autunno fa cadere legni, foglie, ramaglie. E’ la natura,  ma dopo quello che accaduto nel gennaio 2014, quando il Secchia ruppe l’argine a San Matteo provocando una devastante alluvione che portò un morto e milioni di euro di danni,  la preoccupazione sullo stato in cui versano i fiumi è tanta.

Sono ben tenuti? L’acqua fluisce bene? Ci sono possibili ingorghi? Gli occhi sono tutti puntati sui due principali fiumi, Secchia e Panaro. Ma è il Secchia il sorvegliato speciale.

Ed ecco come si presenta in questi giorni, in località Santa Caterina: occluso dalle ramaglie che nessuno pare intenzionato a tirare via.

Il Secchia altezza Santa Caterina da più di due settimane è cosi e visto il bel tempo che sta arrivando preparate il gommone che poi andiamo a vedere se le nutrie gli alligatori o gli squali fanno buchi negli Argini...”, ironizza chi ha postato queste foto su Facebook, Lorenzo Ferrari.

Anche giù a valle, a Concordia per la precisione, si discute dello stato del Secchia.

In merito ad alcuni post circa le condizioni del fiume Secchia – scrive il Comune di Concordia – segnaliamo che sono numerosi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che dal luglio 2014 fino ai nostri giorni sono stati eseguite dall’AIPO, l’Agenzia interregionale per il fiume Po.
Nel numero di Concordia Comune in distribuzione in questi giorni i cittadini potranno leggere un dettagliato elenco degli interventi realizzati sul Secchia e, in particolare, nel tratto concordiesie del fiume.
Ricordiamo ai cittadini che il Comune di Concordia non ha una competenza diretta rispetto alla gestione del fiume e nonostante questo siamo intervenuti più volte con risorse comunali anche per implementare la frequenza degli sfalci nella parte esterna degli argini. In particolare, ci teniamo a sottolineare e ringraziare il gruppo comunale di volontari della Protezione Civile, il quale effettua una importante opera di costante monitoraggio delle arginature per individuare ogni elemento di criticità, che viene puntualmente trasmesso ad AIPO affinché possa intervenire nel modo più tempestivo possibile”.

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