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Aimag, la Bassa si mette di traverso contro la fusione con Hera

da | Gen 20, 2016 | In Primo Piano, Mirandola, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia | 0 commenti

Tempo di grandi manovre in casa Aimag: la multiutility che serve gran parte della provincia di Modena e Mantova è pronta ad accogliere nuovi soci. Domani le sette offerte pervenute saranno presentate ai Comuni soci dalla società di revisione contabile che ha curato l’operazione: per l’occasione a Modena e Mantova si terranno consigli comunali congiunti.

Il rischio – opportunità è che le quote oggi a disposizione vengano rilevate da Hera, il colosso bolognese che così salirebbe alla maggioranza delle azioni e fonderebbe le due società. Una prospettiva già data per certa a Bologna.

Che sia cosa fatta è però tutta da vedere.

Perchè giorno dopo giorno tra i piccoli Comuni sta prendendo piede l’ipotesi sempre più forte che a rilevare le quote sul mercato non sia Hera, ma Tea. La multiservizi mantovana garantirebbe l’autonomia di Aimag entrando come socio di minoranza, e Aimag autonoma per i Comuni soci vuol dire voce in capitolo in una importante azienda, cosa che perderebbero se confluissero nel calderone della immensa multiutility bolognese.

La candidatura anti-Hera “sembra godere non solo del favore dei mantovani ma anche di alcuni modenesi della provincia (Mirandola), contrapposti alla città pro-Hera: Tea ed Aimag hanno strutture simili e capaci di ben integrarsi, specie nella gestione dei rifiuti (Mantova è forte nel trattamento del secco, Aimag dell’umido). Sullo stesso ivello di Tea – ricorda la Gazzetta di Mantova -ci sono anche i gruppi Piacentini, Borsari e Reggiani, già soci correlati di Aimag e riuniti in Piacere Aimag, pronti a rilevare il 14% di Aimag in abbinata con Estra, multiutility energetica, e le due Fondazioni Cassa di risparmio di Carpi e Cassa di risparmio di Mirandola, che hanno chiesto di raddoppiare la propria quota in Aimag, portandola al 20%.

Seguono le offerte della Fratelli Baraldi, della Canarbino Invest spa, costola di En.Tra, società bolognese operativa nel settore del gas, e l’offerta della lombarda Austep: la prima si propone come partner operativo, le ultime due offrono alleanze sui servizi con la creazione di società ad hoc”.

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