Appalti illegittimi a Finale Emilia, ecco chi sono gli indagati e cosa contesta la Procura di Modena. I magistrati stanno indagando su quello che vogliono dimostrare si tratti di un sistema rodato per assegnare appalti pubblici a chi si preferiva. Tutto nasce da diverse segnalazioni fatte nel corso degli ultimi anni dall’opposizione di centrodestra in Consiglio comunale, che chiedeva spiegazioni su diversi incarichi.
Tutto è diventato interessante anche per la Magistratura, che sta procedendo a verifiche anche con la perquisizione effettuata ieri mattina a sorpresa a Finale Emilia. I Carabinieri cercavano materiali per capire come nascesse l’assegnazione di certi appalti.
Nel registro degli indagati ci sarebbero, secondo notizie di stampa, il sindaco Fernando Ferioli e tre assessori (Angelo D’Aiello, Fabrizio Reggiani e Fabrizio Mengoli), e tra lo staff del Comune la segretaria comunale Natalia Magaldi, la responsabile ufficio patrimonio Monica Mantovani, l’addetto al protocollo Fabio Mattioli, l’ex capo ufficio tecnico Giulio Gerrini (già nel processo Aemilia sulle infiltrazioni mafiose nella Ricostruzione).
A beneficiare degli appalti sotto il mirino della Magistratura sarebbero stati gli altri indagati: presidente e vicepresidente della Bocciofila Massese, Franco Ferrari e Dante Veratti, il titolare de L’Accento Alberto Tura, il presidente del Coac Giuseppe Poggioli, la presidentessa del Circolo quartiere Ovest Iolanda Grecchi e, della stessa associazione, Vasco Bergamini.
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