Le elezioni per rinnovare la rappresentanza in Provincia presentano sorprese: il centrodestra si è diviso in due liste, e Forza Italia è il partito che paga il più alto tributo con una frattura interna, che si apre a partire proprio dalla Bassa.
Il primo dato politico è che le liste civiche raccolte in “Uniamoci” si ingrossano, e inglobano sulla partita Provincia tutta la Lega Nord (che presenta il finalese Maurizio Boetti) e parte di Forza Italia. Un risultato che premia il lavoro delle opposizioni non organiche a un partito e di chi, a Vignola, Savignano, Zocca e Guiglia è al governo. L’esperienza è valutata positivamente e con queste elezioni (in cui non passa il primo della lista, ma chi ha più voti) si fanno prove tecniche di future alleanze e di lavoro comune in Provincia in vista delle elezioni dei Comuni.
Evidente, in secondo luogo, la frattura che si è consumata in Forza Italia. A Mirandola la rappresentanza consiliare del partito di Silvio di Berlusconi è composta da Antonio Platis e Marian Lugli, e si è divisa. Platis è candidato con Uniamoci e Marion Lugli con il “Centro Destra Liberale modenese” , in cui convergono altri di Forza Italia come Mauro Neri (Camposanto), Roberto Benatti (Carpi), Ugo Liberi (Sassuolo). Tutti esponenti della cosiddetta fronda Samorì che fa capo all’imprenditore modenese Giampiero Samorì.
Questi i candidati alla nomina di consigliere provinciale suddivisi per lista.
“Insieme per una nuova Provincia”: Antonella Baldini, Maino Benatti, Maria Costi, Paola Guerzoni, Caterina Rita Liotti, Massimiliano Morini, Emilia Muratori, Niccolò Pesci, Stefano Reggianini, Francesca Silvestri, Roberto Solomita e Gian Domenico Tomei.
“Unione Modena civica – Uniamoci”: Marco Caiumi, Katia Motta, Antonio Montanini, Paolo Bigliardi, Marco Rubbiani, Silvia Santunione, Clemente Maria Forni, Maurizio Boetti, Antonio Platis.
“Centro Destra Liberale modenese”: Roberto Benatti, Simona Magnani, Mauro Neri, Nicole Baraldi, Marian Eusebiu Lugli, Ugo Liberi.