Carpi sarà una Diocesi con due vicari: uno autoctono, don Carlo Malavasi parroco del Corpus Domini, e uno proveniente da fuori. Si tratta di don Massimo Fabbri, 56 anni, parroco di Argelato (Bo), presidente dell’Istituto per il sostentamento clero nell’arcidiocesi di Bologna e membro del consiglio presbiterale.
La nomina da parte di monsignor Francesco Cavina, con “decorrenza immediata”, è stata comunicata questa sera, in chiusura di giornata, dall’Ufficio stampa della Diocesi di Carpi. Don Fabbri non sostituirà, è precisato, ma andrà ad affiancare don Carlo Malavasi, attuale provicario.
La nomina per “speciale mandato del Santo Padre”, è stata comunicata dall’Arcivescovo Matteo Zuppi ai suoi sacerdoti nell’ultimo consiglio presbiterale a Bologna. Amico personale di monsignor Francesco Cavina, don Massimo Fabbri ha condiviso con lui il viaggio a Erbil ad aprile 2016 ed era presente alla visita del Papa a Carpi lo scorso 2 aprile. Proprio in quell’occasione, Francesco nel rispondere a delle domande durante l’incontro con i sacerdoti pare abbia fatto cenno, o una battuta, al fatto che avrebbe mandato lui stesso un vicario, ma la nomina di oggi ha colto di sorpresa. Non è usuale, infatti, soprattutto per una Diocesi piccola come quella di Carpi, avere due vicari.
“Il sacerdote, nei prossimi giorni – è scritto nel comunicato – si attiverà presso la Curia vescovile di Carpi per assumere gli incarichi che gli sono stati affidati”. E proprio questa domenica, 21 maggio, monsignor Cavina sarà ad Argelato, nella parrocchia di don Fabbri, ad amministrare la Cresima.
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