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Unimore scende in pista con la M17-L

da | Lug 26, 2017 | Sport e Motori, Scuola | 0 commenti

Per il quattordicesimo anno consecutivo Unimore presenta una nuova monoposto interamente progettata e costruita da studenti universitari all’interno dei laboratori del DIEF – Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, sede dell’International Automotive Academy. Con questa vettura il team Unimore tornerà a scendere in pista, in occasione della Formula Student Germany, l’evento più prestigioso a livello europeo a cui partecipano i migliori team da tutto il mondo, che si terrà a Hockenheim presso l’Hockenheim Ring dall’8 al 13 agosto e della Formula Student Spain, dal 23 al 27 agosto a Montmelò, presso il Circuito di Catalogna.

“Il progetto della Formula Student – commenta il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – non solo è parte integrante dell’Automotive Academy Unimore, che abbiamo tenuto a battesimo questa primavera, ma ne costituisce uno dei punti di forza. Una delle principali caratteristiche dell’iniziativa è da sempre quella della multidisciplinarità; il team infatti è composto non solo da studenti del DIEF, ma anche da ragazzi del Dipartimento di Economia “Marco Biagi”, del Dipartimento di Comunicazione ed Economia e del Dipartimento di Scienze e metodi dell’Ingegneria che hanno lavorato insieme per dare alla luce la monoposto di nuova concezione denominata M17-L. Un grande ringraziamento per il supporto economico e tecnico va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e alle realtà imprenditoriali coinvolte nel progetto, in particolare HPE-COXA e Ognibene Power Spa ”.

La vettura, che gareggerà in Germania dall’8 al 13 agosto, pesa 220 kg e può raggiungere una velocità di 125 km/h con un’accelerazione da 0-100 km/h in 3 secondi. Una supercar dotata di un motore di derivazione motociclistica Suzuki modello GSX-R 750 k6/k7, con una potenza massima di 100 cv a 9500 rpm. Ogni componente è sviluppato a seguito di un’importante attività di ricerca e sperimentazione, che prevede l’utilizzo dei più moderni software disponibili in ambito automotive. Il risultato finale è un prototipo qualitativamente elevato, realizzato con tecnologie e materiali innovativi.

“La nuova vettura M17-L si configura come una naturale evoluzione della monoposto precedente: mantenendo il medesimo concept, basato su un telaio monoscocca realizzato senza l’ausilio di stampi, e sulla disposizione longitudinale del motore, elemento che lo scorso anno ha portato il team alla vittoria del “Most Innovative Powertrain System Award” – aggiunge il Faculty Advisor Matteo Giacopini – gli studenti si sono impegnati a fondo per sviluppare e successivamente ottimizzare ciascun componente. Alla fase di progettazione si sono succedute quella di realizzazione delle singole parti e infine quella di assemblaggio, che ha portato alla nascita di un prototipo estremamente valido, frutto del significativo livello tecnico raggiunto dal team”.

I sistemi ausiliari, interamente riprogettati dagli studenti, prevedono un sistema di aspirazione in materiale composito, sistema di lubrificazione a carter secco e un sistema di scarico in lega di titanio e alluminio. Uno degli elementi maggiormente di spicco è la monoscocca in materiale composito realizzata senza ricorrere all’uso dello stampo, permettendo in questo modo di contenere notevolmente i costi. La monoposto è dotata di una presenza sempre maggiore di sistemi elettronici, gestiti dalla centralina Magneti Marelli SRT, mentre il cambio è elettropneumatico con leva a volante e centralina dedicata realizzata dagli studenti. Il pacchetto aerodinamico è stato studiato e realizzato in casa ed è costituito da ala anteriore e posteriore fondo deportante con diffusore e carene.

“Il DIEF è particolarmente orgoglioso di ospitare gli studenti che si prodigano nella realizzazione del prototipo per la Formula Student – conclude il direttore del DIEF Alessandro Capra -. Negli spazi del dipartimento, a volte rumorosamente, ma sempre operosamente viene alla luce una vettura che sa competere con le altre università  a livello internazionale sia in design  sia in motoristica. Fa particolarmente piacere vedere anche studenti e studentesse di vari dipartimenti dell’Ateneo contribuiscano in un efficacissimo lavoro di squadra alla riuscita di questa impresa che da anni è un fiore all’occhiello di Unimore”.

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