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“Troppi topi dopo il terremoto”, appello ai cittadini per una maggiore pulizia

da | Nov 2, 2014 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Prospero, Agricoltura | 0 commenti

“A causa del terremoto molte aree sono state abbandonate e il territorio è diventato più fragile: sono emersi nel tempo problemi di difficile risoluzione senza la collaborazione di tutti i cittadini, come l’eccessiva presenza dei ratti nelle aree urbane.
Per favorire la prevenzione e il buon funzionamento del piano di derattizzazione attuato dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord a partire da ottobre 2012, è necessaria e fondamentale la collaborazione attiva dei cittadini”. E’ quanto si legge in un avviso diramato dall’Unione e ralatibvo ai tutti i Comuni dell’Area Nord: Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia,Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio

Il servizio Politiche Ambientali dell’Ucman, Unione comuni modenesi area nord, ha dunque elaborato una guida per i cittadini fatta di consigli e regole di buona gestione di edifici, cortili e aree veri private.

Vademecum per i cittadini
su come gestire le aree di proprietà evitando la proliferazione di animali infestanti nell’ambito del piano di derattizzazione dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord

In particolare, qui di seguito si individuano le azioni fondamentali da seguire per la corretta gestione e manutenzione delle aree private e pubbliche al fine di contrastare la proliferazione di animali indesiderati/infestanti (ratti, insetti, colombi ecc.) che possono rappresentare un rischio per la salute pubblica dei cittadini:
1. cortili e aree esterne di edifici agibili privati e pubblici:
– effettuare la pulizia (sfalcio dell’erba e manutenzione ordinaria del verde) e tenere curati gli spazi di proprietà con particolare attenzione;
– non abbandonare rifiuti e cibo per nessun motivo (è proibito per legge);
– in presenza di tracce di topi o di segnalazioni della loro presenza collocare se necessario degli erogatori di esca rodenticida (in commercio se ne trovano di varie tipologie e a bassi costi) nelle aree di proprietà avendo cura di controllarli periodicamente, effettuando la sostituzione mensile delle esche (se consumate o in stato di cattiva conservazione). Le esche dovranno essere inserite e agganciate agli appositi sostegni (mai lasciare veleno libero – è vietato per legge). Verificare in modo costante la situazione;
– nel caso in cui siano segnalati topi all’interno dell’abitazione è possibile utilizzare trappole multi – cattura a collante, da posizionare lungo i perimetri delle stanze e da controllare spesso;
– rispettare le trappole collocate dall’UCMAN nelle aree pubbliche (tramite Ditta incaricata) poiché solamente se non alterate potranno svolgere al meglio il compito prefisso;
– evitare in qualsiasi modo la formazione di depositi di acqua piovana che possono favorire la formazione di focolai larvali di insetti, trattare con larvicidi le tombinature cortilive (periodo maggio-ottobre);
2. cortili e aree esterne di edifici non agibili privati e pubblici:
tenendo presente e valutando attentamente la pericolosità dello stabile:
– effettuare per quanto possibile la pulizia delle aree verdi (sfalcio dell’erba ecc.). Evitare accumuli di materiale organico in decomposizione (fogli, arbusti, erba sfalciata);
– asportare eventuale materiale organico e residui alimentari;
– ridurre per quanto possibile cumuli di materiali abbandonati vari (accumuli di detriti e altri materiali, arredamenti, cuscini, ecc) nelle aree cortilive ed esterne per evitare di favorire il rifugio o la creazione di nidi da parte di topi e ratti;
– in presenza di tracce di topi o di segnalazioni della loro presenza collocare degli erogatori di esca rodenticida (in commercio se ne trovano di varie tipologie e a bassi costi) nelle aree di proprietà avendo cura di controllarli periodicamente, effettuando la sostituzione mensile delle esche (se consumate o in stato di cattiva conservazione). Le esche dovranno essere inserite e agganciate agli appositi sostegni (mai lasciare veleno libero – è vietato per legge). Verificare in modo periodico la situazione dello stabile e dell’area esterna;
– rispettare le trappole collocate dall’UCMAN nelle aree pubbliche (tramite Ditta incaricata) poiché solamente se non alterate potranno svolgere al meglio il compito prefisso;
– evitare in qualsiasi modo la formazione di depositi di acqua piovana (anche nei teli di copertura utilizzati per gi edifici) che possono favorire la formazione di focolai larvali di insetti, trattare con larvicidi le tombinature cortilive (periodo maggio-ottobre);
– provvedere alla chiusura delle finestre o di eventuali aperture con griglie o reti o altri mezzi idonei per evitare l’accesso e, quindi, l’eventuale nidificazione dei colombi in aree abbandonate;
3. aree edificabili, incolte o dismesse:
– non abbandonare rifiuti e cibo per nessun motivo (è proibito per legge);
– evitare gli accumuli di materiale negli spazi pubblici o privati per non aggravare stato di degrado e di abbandono delle aree che favoriscano l’insediamento delle colonie murine;
– rimuovere ogni tipo di materiale tra cui le macerie;
– curare lo sfalcio dell’erba e lo stato della vegetazione;
– collocare se necessario degli erogatori di esca – rodenticida (in commercio se ne trovano di varie tipologie e a bassi costi) nelle aree di proprietà avendo cura di controllarli periodicamente, effettuando la sostituzione mensile delle esche. Queste ultime dovranno essere inserite e agganciate agli appositi sostegni (mai lasciare veleno libero – è vietato per legge);
– verificare periodicamente la gestione dell’area;
– evitare raccolte di acqua in aree di scavo, bidoni e altri contenitori; qualora l’attività richieda la disponibilità di contenitori con acqua, questi debbono essere dotati di copertura ermetica, oppure debbono essere svuotati completamente con periodicità;
– sistemare i materiali necessari all’attività e quelli di risulta in modo da evitare raccolte d’acqua;
– provvedere, in caso di sospensione dell’attività del cantiere, alla sistemazione del suolo e di tutti i materiali presenti in modo da evitare raccolte di acque meteoriche;
– assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i provvedimenti di cui sopra, trattamenti di disinfestazione da praticare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica (nel periodo maggio-ottobre);
Si consiglia di seguire sempre le indicazioni riportate sulle trappole o sulle esche acquistate.

 

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