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Nutrie, istrici e tassi: si lotta sugli argini contro le loro tane

da | Gen 18, 2016 | Finale Emilia, Concordia, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia | 0 commenti

 

Entrano nel vivo proprio in queste settimane i piani di controllo sulle nutrie nel modenese. Contro la proliferazione di questa specie sono impiegati oltre 500 cacciatori abilitati degli Atc che, con il coordinamento della Polizia provinciale, intervengono sulla base dei Piani di controllo indicati dai Comuni.

Le modalità dell’attività sono stabilite con una convenzione per la gestione della nutria che coinvolge Provincia, 12 Comuni della pianura modenese, l’Unione dei Comuni dell’Area nord, i Consorzi di bonifica Burana e dell’Emilia centrale, le associazioni agricole e l’Aipo.

Inoltre, sempre contro le tane degli animali sugli argini la Provincia ha avviato di recente un piano che riguarda istrici e tassi dove è prevista la cattura, tramite apposite gabbie, e il trasferimento in altre aree, lontano dagli argini stessi. Istrici e tassi, infatti, sono specie non cacciabili e protette e non possono essere abbattuti senza specifica autorizzazione.

Il progetto, il primo in Italia con queste modalità a tutela dei fiumi, è finanziato, con un contributo di 100 mila euro, dal commissario delegato alla Ricostruzione Stefano Bonaccini, con il coordinamento della Provincia di Modena, in collaborazione con gli Atc, il Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena e con il parere favorevole di Ispra e del ministero dell’Ambiente.

Oltre alle decine di interventi eseguiti a partire dal 2014 su argini e alveo di fiumi e canali del territorio modenese, prosegue la campagna di monitoraggio, coordinata dalla Provincia, che ha consentito di individuare e chiudere finora oltre 600 tane di animali lungo gli argini dei fiumi Secchia e Panaro.

 

 

 

 

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