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La replica di Aimag: “Senza questa differenziata le bollette sarebbero aumentate molto di più”

da | Mag 16, 2017 | In Primo Piano, San Felice sul Panaro | 0 commenti

Aimag, l’ente che gestisce la raccolta e smaltimento della spazzatura in molti Comuni della Bassa, replica alle segnalazioni che avevano raccolto appena sono stati resi noti i primi esempi di nuova tariffa sulla spazzatura (leggi l’articolo)

Ecco cosa spiega Aimag

LA REPLICA DI AIMAG

In primo luogo occorre precisare che nel confronto fra i costi annuali della tariffe domestiche per il servizio rifiuti del 2016 (TARI) e del 2017 (tariffa puntuale) va evidenziato che cambia completamente il sistema di calcolo: nel 2016 il calcolo si basa sui metri quadrati degli edifici; nel 2017 sul numero dei componenti il nucleo familiare (parte fissa) e sui vuotamenti del bidone grigio del rifiuto indifferenziato (parte variabile). Il nuovo sistema è dunque strettamente legato ai comportamenti dei cittadini: chi farà bene la raccolta differenziata, restando al numero dei vuotamenti minimi, potrà ottenere il massimo del risparmio consentito; chi farà più vuotamenti rispetto ai minimi pagherà in più. Nell’articolo si parla di un costo 150 euro all’anno per una famiglia di San Felice che non è confrontabile con il costo attuale perché bisognerebbe sapere in che superficie viveva e quante persone residenti. Il confronto non è quindi assoluto ma dipende dalla situazione precedente. Per fare un accurato confronto è dunque necessario confrontare dati omogenei e solo dopo capire chi e quali persone hanno un effettivo aumento. Non tutte le famiglie di 3 persone nel 2016 a San Felice pagavano 150 euro perché diversa è la superficie della loro casa; mentre è certo che nel 2017 una famiglia di 3 persone che faccia bene la raccolta differenziata paga la stessa cifra in tutto il territorio.
L’azienda conferma la propria disponibilità a fornire i confronti corretti fra le precedenti posizioni di TARI alla nuova tariffa puntuale, non nascondendo, come per altro già emerso nelle assemblee pubbliche svolte a ottobre/novembre 2016 che ci saranno famiglie che avranno aumenti rispetto agli anni precedenti. Ricordiamo anche che la tariffe non sono decise unilateralmente dall’azienda ma sono invece approvate da Consiglio Comunale e poi da ATERSIR, ente di controllo della Regione Emilia Romagna. Il meccanismo di compensazione previsto per le famiglie che dovessero avere un aumento importante è proprio per supportare, nel primo anno di avvio, il nuovo servizio. Lo sconto verrà effettuato direttamente nella seconda fattura dell’anno di competenza (quindi febbraio 2018).
Cosa sarebbe successo alla tariffe se il Comune di San Felice non avesse deciso per il nuovo servizio di raccolta domiciliare con tariffa puntuale? I cittadini di San Felice avrebbero avuto comunque un aumento significativo della TARI in quanto i precedenti risultati della raccolta differenziata erano tali (52%), in base alla nuova legge regionale, da subire una forte penalizzazione economica (che avrebbero pagato i cittadini) mentre oggi i risultati di raccolta differenziata raggiungono oltre l’85%, la distribuzione dei costi è più equa e questo consentirà dal prossimo anno di ottenere incentivi economici dalla Regione per gli obiettivi conseguiti.
Infine per le famiglie che si allargano: il principio più equo, ribadito dall’Unione Europea e ripreso da tutte le istituzioni, è che chi più produce rifiuti, più paga. I pannolini sono rifiuti non recuperabili e vanno a smaltimento, con un costo importante e senza alcun recupero e valorizzazione del materiale. L’azienda e le amministrazioni comunali proprio per andare incontro alle famiglie hanno scelto di adottare la pratica del bidone sanitario che consente di conferire rifiuti indifferenziati tutte le settimane e ad un costo molto basso rispetto i vuotamenti del bidone grigio classico che tutte le famiglie hanno in uso. Con questo significativo abbattimento del costo del bidone sanitario, a tutti gli effetti, si spalmano sulla comunità costi che sarebbero a carico della singola famiglia, proprio in un’ottica di favorire la famiglie con nuovi nati oppure le famiglie con anziani non autosufficienti o con disabili.

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