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Aperto lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Unione dei Comuni modenesi Area Nord

da | Dic 13, 2017 | Mirandola | 0 commenti

Aperto lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Unione dei Comuni modenesi Area Nord . Lo hanno deciso i sindacati Fp/Cgil, Cisl/Fp e Diccap, unitamente alle Rsu e ai lavoratori dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord, per protestare contro l’indisponibilità da parte dell’Amministrazione a riconoscere il salario di produttività 2016.
Spiega una nota dei sindacati

Infatti, a seguito di un’assemblea sindacale molto partecipata svoltasi il 22 novembre scorso, i dipendenti dell’Ente hanno dato mandato, all’unanimità, a sottoscrivere il contratto integrativo 2016 senza operare tagli alle risorse decentrate.

Nei tavoli negoziali la delegazione di parte pubblica si è invece resa indisponibile ad accogliere le richieste dei lavoratori, dei sindacati e delle Rsu, sostenendo la linea dei tagli al Fondo di produttività dei lavoratori, fino ad arrivare alla rottura delle trattative lo scorso 7 dicembre. E ciò contrariamente anche a quanto stabilito negli altri Enti della provincia di Modena

“La scelta dell’Amministrazione è del tutto arbitraria – sostengono Giuditta Perricone, Sabrina Torricelli e Federico Coratella, rispettivamente della Fp/Cgil, Cisl/Fp e Diccap – La scelta di ridurre il fondo di produttività produrrà un danno economico ai 206 lavoratori dell’Unione Area Nord”.
Infatti, l’Amministrazione vorrebbe sottrarre dal Fondo di produttività dell’Unione, destinato a tutti i dipendenti, gli incentivi per le figure tecniche che sino allo scorso anno erano considerate invece aggiuntivi al Fondo, basandosi su un’interpretazione restrittiva della Corte dei conti. I sindacati e Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) sono sulla stessa linea per risolvere a livello nazionale questo problema che non può determinare riduzioni sulla produttività di tutti i lavoratori. “Non si capisce, perciò, perché l’Unione – continuano i sindacalisti – voglia imporre forzatamente un taglio contro la volontà di tutti. Diciamo con forza ai sindaci di non essere più realisti del re! Ma di unirsi in una rivendicazione comune”.

Inoltre i sindacati chiedono la procedura conciliativa presso la Prefettura di Modena per via delle insufficienti relazioni sindacali in essere nell’Unione. Da molto tempo i sindacati chiedono maggiore rispetto dei tempi di contrattazione e delle proposte inviate anche in forma scritta.

“La superficialità dell’approccio alle relazioni sindacali – dicono ancora i sindacalisti di Fp/Cgil, Cisl/Fp e Diccap – testimoniano lo scarso valore che la delegazione di parte pubblica attribuisce alla contrattazione, alle richieste e alle esigenze dei lavoratori. Ci auguriamo che con l’avvio della procedura di agitazione sindacale si riescano a trovare idonee soluzioni a problemi che da troppo tempo gli amministratori dell’Unione stanno ignorando, oppure non hanno la forza politica per risolverli. Noi siamo disponibili a trovare un’intesa ragionevole e che non procuri danno ai lavoratori. Viceversa andremo avanti con la vertenza”.

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