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Sul dialogo anima e corpo, a Nonantola il libro di Matteo Malaguti

da | Dic 28, 2017 | Nonantola | 0 commenti

Sabato 30 dicembre, alle ore 15.45, presso la Sala Verde del Palazzo Abbaziale di Nonantola il Centro Studi Storici Nonantolani e l’Archivio Abbaziale di Nonantola organizzano l’ultima iniziativa dell’anno 2017, anno in cui ricorre il 30esimo anniversario della fondazione del Centro Studi da parte di Mons. Francesco Gavioli, storico ed archivista.

Don Riccardo Fangarezzi, direttore dell’Archivio Abbaziale, Don Alberto Zironi, parroco di Nonantola e Redù e l’autore Matteo Malaguti presenteranno il libro “Sul Dialogo Anima e Corpo: il tema del dialogo anima e corpo nel poema “Soul and Body” in Old English e nel codice nonantolano Sessoriano 52, la vita di San Macario Alessandrino ed il suo culto a Redù di Nonantola”.

L’ingegner Malaguti ha iniziato la sua ricerca quasi casualmente alcuni anni fa, quando in una libreria di Londra trovò un volume in lingua inglese del professor Douglas Moffat, che approfondiva lo studio linguistico e delle fonti di uno dei più celebri ed antichi poemi in lingua anglosassone (Old English): “Soul and Body”.
Tra le quattro fonti principali di questo importante poema anglosassone era citata in uno specifico paragrafo la “The Nonantola Version”, e cioè veniva analizzata un sermone “ad fratres” dell’abate del deserto egiziano del III-IV secolo San Macario di Alessandria, contenuta nelle carte 193-194 recto e verso del codice medioevale del monastero benedettino di Nonantola datato nel secolo XI-XII e conosciuto come il codice Sessoriano 52.
L’interesse e la passione per la storia per la propria città e per l’argomento trattato hanno spinto Matteo Malaguti a scrivere questo libro.

L’autore ha esaminato il contenuto di queste pagine del codice nonantolano riprendendo la trascrizione fatta dallo storico e paleografo Theodor Batiouchkof. Inoltre, ha esaminato il culto di San Macario a Redù di Nonantola, celebrato ogni 2 Gennaio secondo il calendario liturgico Romano.
Il libro termina con la riproduzione di 20 incisioni di San Macario Alessandrino dal 1500 al 1800 di alcune nazioni (Italia, Spagna, Francia, Germania) che testimoniano la diffusione nei secoli della venerazione di questo abate del deserto egiziano. L’autore le donerà all’Archivio Abbaziale di Nonantola.

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