Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Cispadana, il Coordinamento del no: “Più si dimenano e più affondano nelle sabbie mobili politiche che loro stessi hanno contribuito a creare”

da | Apr 9, 2018 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero | 0 commenti

Negli ultimi giorni si è tornato a parlare di Cispadana. Numerosi gli interventi pro o contro. Sulla questione è intervenuto anche Silvano Tagliavini del Coordinamento cispadano No autostrada che così scrive in una nota:

Se è vero che “la paura fa 90” questi, i Sindaci dell’Area Nord meno Finale, sono a 100. Le elezioni Amministrative, Comuni e Regione, sono alle porte e non sanno come giustificare la inconcludente “campagna” autostradale che dal 2005 blocca la soluzione del problema di una viabilità consona alle esigenze del territorio. Hanno affossato, per assecondare piani autostradali assurdi, il progetto di strada a scorrimento veloce già definitivamente approvato nel 2004 e in parte finanziato. In una situazione di autentica schizofrenia sulla Cispadana passano da una posizione di intransigenza ad una possibilista per poi tornare repentinamente, e incomprensibilmente, ad arroccarsi sulla soluzione autostradale. In questa situazione C.N.A. non disdegna la soluzione più “leggera”, LAPAM insiste sulla autostrada, non ancora pervenuta la posizione di Confindustria e delle rappresentanze sindacali CGIL, UIL e CISL. Sono tutti nella più completa confusione di scelta progettuale ma continuano ad ignorare le indicazioni del “Coordinamento cispadano NO autostrada” e si dimenano come forsennati inventandosi soluzioni pasticciate come l’idea di una “bretella” autostradale finanziata da Autobrennero SpA che non ha nessun interesse a potenziare il sistema di trasporto su gomma per le medie e lunghe distanze dopo l’apertura della Regione al potenziamento di quello ferroviario sull’asse Ravenna-Parma. Più si dimenano e più affondano nelle sabbie mobili politiche che loro stessi hanno contribuito a creare.

LEGGI ANCHE:

Condividi su: