Si torna a parlare di Cispadana. A farlo è il sottosegretario M5s a Infrastrutture e Trasporti, il modenese Michele Dell’Orco, che in un post sui social ha invitato la Regione a declassare la Cispadana a superstrada:
In questi giorni al Ministero ho avuto diverse riunioni in merito all’autostrada regionale ‘Cispadana’, la cui competenza é della Regione Emilia-Romagna.
Il Piano economico finanziario che ci è stato inviato ha diverse criticità, non ultima un costo lievitato nel 2016 di 200-290 milioni di euro, da finanziare non si sa bene come. Dunque voglio dire una cosa chiara alla Regione: prenda esempio dal Governo del cambiamento e utilizzi al meglio i soldi dei cittadini, prevedendo una revisione del progetto che contempli, come chiesto dal territorio, un declassamento della Cispadana a superstrada. Al territorio serve una infrastruttura di questo genere, che avrebbe anche minori costi e minor impatto ambientale.
A dare manforte alle parole del sottosegretario ci pensano Silvia Piccinini e Davide Zanichelli, rispettivamente capogruppo regionale e portavoce alla Camera del MoVimento 5 Stelle che così scrivono in una nota:
Chi si ostina a portare avanti questo progetto, invece di virare verso un declassamento dell’opera a superstrada, lo fa solo per tutelare gli interessi dei soliti costruttori e cooperative che dalla nascita dell’autostrada guadagnerebbero soldi e commesse. Noi invece queste risorse vogliamo che vengano investite per opere utili, come per esempio la manutenzione dei ponti e delle strade già esistenti di cui la Regione però continua a disinteressarsi.
Realizzare una superstrada permetterebbe di effettuare un cospicuo risparmio sia in termini di ambientali che economici e permetterebbe ai cittadini anche di usufruire di un collegamento veloce senza pagare nessun pedaggio.
Mentre siamo in attesa di ascoltare l’assessore Donini in Commissione sulla situazione dei ponti e delle infrastrutture in Emilia-Romagna dopo la tragedia di Genova, a questo punto chiederemo che la Giunta riferisca anche sulla Cispadana. Continuare a voler portare avanti un progetto opaco e dai costi molto elevati non ha più senso.
E poi l’onorevole M5S Vittorio Ferraresi aggiunge:
Il Pd è stato al governo 5 anni a livello comunale e provinciale, a livello regionale amministra da decenni, ha usato la Cispadana in ogni campagna elettorale ed oggi è inconcepibile che continui a parlare di urgenza senza muovere un dito per uscire dallo stallo lungo ormai più di 60 anni, visto che la competenza per costruire l’autostrada è esclusivamente regionale.
Non è più tollerabile questo scarica barile vergognoso e falso portato avanti dal Partito Democratico, considerando che il piano economico dell’autostrada è stato bocciato dal loro stesso Ministro Del Rio nel 2016, non da questo governo.
Sulla questione interviene anche Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione:
Il comunicato del ministero dei Trasporti sulla reale situazione della Cispadana, certifica il fallimento di Bonaccini, di Donini e di tutto il Pd a livello regionale. Al territorio e alle aziende la Cispadana, serve e la sinistra non è riuscita a realizzarla per incapacità. Tutto il resto sono le solite bugie di chi prova a fare scaricabarile per nascondere le proprie incapacità politiche,
Il piano finanziario presentato sull’opera si è rivelato poco trasparente, pieno di lacune e soprattutto mancano all’appello più di 200 milioni necessari per la realizzazione dell’infrastruttura. E’ per questo che la Cispadana ancora non è stata completata.
La colpa dell’enorme ritardo, dunque, è esclusivamente della sinistra da sempre alla guida della Regione, compresi il governatore Stefano Bonaccini e l’assessore Raffele Donini che, per non ammettere il fallimento, si sono fatti scudo dietro ai governi di centrosinistra.
Il completamento dell’infrastruttura è stato rinviato per anni senza che venisse resa note la vera ragione dei ritardi: mancano i fondi necessari e il piano economico finanziario presentato non è trasparente”, aggiunge il capogruppo.
Non è mancata, infine, la replica di Raffaele Donini, assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità:
E’ una vergogna che si continui a parlare di noi senza parlare con noi e boicottando sistematicamente il piano delle principali infrastrutture della Regione che cresce di più in Italia e che l’ha portata ad avere il maggior tasso di occupazione in Italia. Ma questi signori non si rendono conto che punire l’Emilia-Romagna significa fermare il Paese?
L’Autostrada Cispadana è indicata da questa Amministrazione, dalle categorie economiche produttive, dai sindacati e dagli enti territoriali come una delle priorità infrastrutturali assolute inserite nel Patto per il Lavoro, che vede insieme la Regione e tutte le parti sociali. E si dimentica che ci sono voluti ben 5 anni per ottenere il Decreto di Valutazione di impatto ambientale con parere positivo, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Ora la Società attuatrice sta procedendo all’adeguamento del progetto definitivo e alla redazione di un nuovo piano economico finanziario che tenga conto delle prescrizioni della VIA e degli attuali e futuri flussi di traffico. Essendo evidente che le forze politiche di Governo sono profondamente divise sulla politica per le infrastrutture, tentano maldestramente di addossare ogni tipo di responsabilità a chi l’Autostrada è impegnato a realizzarla. Non saremo certo noi a far mancare le risorse necessarie e le possibili ottimizzazioni al progetto, per il quale abbiamo già accantonato 179 Milioni di euro, mantenendo la caratteristica autostradale dell’infrastruttura di collegamento con il Brennero e con l’Europa.
Chiediamo al sottosegretario Dell’Orco di cominciare a comportarsi da uomo di Stato e non da esponente dei comitati contrari all’opera, e gli ricordiamo che su quest’opera il Cipe non ha alcuna competenza. Noi-lavoriamo per farla.
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