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A Mirandola ancora 512 famiglie fuori casa sette anni dopo il sisma

da | Mag 20, 2019 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – A Mirandola ci sono ancora 512 famiglie fuori casa sette anni dopo il sisma. Sfollati che non vivono più in tenda o nei container, ma che si sono sistemati in affitto o ospiti da parenti. Gente – si stimano siano più di mille persone considerando una media di due persone a famiglia – che attende da quel maledetto maggio 2012 di rimettere piede in casa propria. Aspettano che le pratiche burocratiche abbiano termine, aspettano che  i lavori di ristrutturazione si concludano, o aspettano che qualcuno dei problemi emersi durante la ricostruzione si risolva.

I dati emergono dalla risposta che il Comune di Mirandola ha fornito all’interrogazione presentata gruppo consigliare Forza Mirandola nei giorni scorsi, dati che sono stati rielaborati dal gruppo Mirandola x Mirandola.
A Mirandola più di 1500 famiglie che hanno avuto la casa distrutta dal sisma sono rientrate a casa, altre 57 potranno farle a breve. Ma per 512 famiglie il destino è diverso.

Le attività economiche

Oltre alla situazione delle famiglie, è stato chiesto di fare il punto sulle attività produttive. I dati per non sono altrettanto chiari. Infatti le delocalizzazioni attuate che sono state seguite dal servizio interventi economici del Comune sono quelle commerciali e di servizio come: attività professionali, assicurative, bancarie, artigianato di servizio alla persona o artigianato di produzione e vendita di alimenti, associazioni ecc.. Le attività a cui era consentito delocalizzarsi, sulla base dei requisiti minimi concordati con Ausldi Modena, potevano farlo su area pubblica, su area privata o in locali privati.
Le attività delocalizzate in locali privati non è stato possibile tenere monitorato il loro rientro in locali con le caratteristiche normalmente  previste per l’attività svolta, stante che nel corso di questi 7 anni, non tutti hanno comunicato la cessazione della delocalizzazione attuata. Al momento risulta delocalizzata in locali privati una azienda di servizi per giardini in via S.Martino Carano e, per quanto riguarda le delocalizzazioni su area privata, un profumeria in via Toti. Su aree pubbliche sono ancora presenti quattro attività, due di ristorazione, una parrucchiera e la sede di una associazione.
Per le attività economiche  a Mirandola sono arrivate in totale 725 richieste di contributi ricostruzione Sfinge, di cui  635 (pari all’88%) già evase dal Comune. Queste richieste richieste sono relative a 893 titoli abilitativi per interventi edilizi in edifici di ditte che svolgono attività produttive, agricole e commerciali

I danni agli edifici pubblici

La parte preponderante della ricostruzione a Mirandola riguarda gli edifici pubblici. Infatti finora dei finanziamenti da spendere per questa voce ne sono arrivati poco più di un quarto Mancano i progetti – o se ci sono sono ancora al vaglio della burocrazia – e i cantieri ancora non sono stati avviati.

La quantificazione dei danni subiti dai singoli edifici pubblici di proprietà comunale ammonta a 85 milioni e 770 mila euro. I contributi per la ricostruzione concessi dalla Regione Emilia-Romagna per il recupero di tali edifici ammontano ad  78 milioni e 720 mila euro  cosi suddivisi:

  • totale Comune € 7.050.743,13;
  • totale Regione Emilia Romagna € 71.668.625,87;
  • TOTALE FINANZIATO € 78.719.369,13.

Finanziamenti totali erogati alla data del 29/04/2019 € 19.503.289,37.

Finanziamenti ancora da erogare € 66.266.822,89.

Cosa resta da fare

I dati del Comune di Mirandola che riguardano la ricostruzione riportanola situazione attuale delle pratiche Mude per la ricostruzione delle case private e di quelle Sfinge per le attività produttive.

  • MUDE totali RCR accettate n°1.134;
  • MUDE contributi assegnati n°1.096 su 1.134;
  • MUDE con contributi liquidati a saldo n°778; corrispondenti a n°1.574 nuclei familiari rientrati nelle loro abitazioni;
  • MUDE con fine lavori e agibilità asseverata e già depositati n°38 corrispondenti a n°57 nuclei familiari che possono già rientrare nelle loro abitazioni

Le pratiche SFINGE e MUDE non concluse o non iniziate e che percentuale rappresentano:

  • pratiche MUDE ancora in lavorazione sono 356 (31% di 1.1134) di cui:
  • n°38 (3% di 1.134) RCR con contributi da assegnare;
  • n°318 (28% di 1.134) RCR con lavori in corso.

Pratiche SFINGE:

  • n°725 richieste SFINGE, di cui n°635 (88%) già evase dal Comune;
  • Le suddette richieste sono relative a n°893 titoli abilitativi per interventi edilizi in edifici di ditte che svolgono attività produttive, agricole e commerciali

 

Il Comune di Mirandola: “Qui ci sono 212 famiglie fuori casa, non 512” – RICHIESTA DI RETTIFICA

 

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