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Arrivato un nuovo gruppo di richiedenti asilo

da | Set 1, 2017 | In Primo Piano, San Prospero, Richiedenti asilo | 0 commenti

Continuano alla spicciolata gli arrivi nella Bassa di gruppi di richiedenti asilo. Gli ultimi 9 sono giunti l’altro giorno a San Prospero, che si aggiungono ai primi giunti a inizio estate. E, almeno questa volta, è un sindaco a darne notizia ai suoi cittadini, e non la stampa o le voci di paese.

Ecco cosa spiega il primo cittadino di San Prospero, Sauro Borghi.

Il problema profughi, nella sua drammaticità ed inevitabile complessità, è ormai noto e coinvolge tutti i Comuni d’Italia, senza distinzione alcuna.
Anche il nostro Comune non è esente, dal punto di vista istituzionale, dall’obbligo di ospitalità verso i richiedenti asilo.
Da alcune settimane sono presenti nella frazione di San Lorenzo 6 profughi, tre provenienti dalla Nigeria e tre provenienti dal Ghana, domiciliati presso un appartamento di proprietà dell’Opera Pia Luppi e locato dall’Associazione Kaleidos .
Da mercoledì 30 agosto sono presenti nel nostro Comune altri 9 profughi, due provenienti dalla Costa D’Avorio,quattro dalla Nigeria e due dal Mali, domiciliati presso la palazzina di fronte alla Chiesa di San Prospero, in due appartamenti di proprietà del Sostentamento Clero locati dall’ Associazione Papa Giovanni XXIII.
Voglio precisare che sono di fatto regolari contratti d’affitto tra le Associazioni legittimate dal Bando della Prefettura di Modena e i singoli proprietari e che vede pertanto il Comune prendere atto di accordi già intervenuti.
Non vi ho fornito precedenti comunicazioni in quanto io stesso sono stato avvisato dell’arrivo dei primi profughi a San Lorenzo addirittura dopo due giorni, a dimostrazione del caos generale che il massiccio arrivo dei mesi scorsi ha creato all’intero Paese, mettendo in grosse difficoltà l’apparato generale, a partire dalle Regioni, dalle Provincie, dalle Prefetture sino ai Comuni.
Come sapete, nei mesi scorsi insieme con gli altri Sindaci dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord , abbiamo più volte partecipato ad incontri con il nostro Prefetto di Modena, la dottoressa Paba; con la stessa abbiamo raggiunto una linea condivisa che va nella direzione dell’accoglienza diffusa, con profughi di seconda accoglienza, con i numeri condivisi a livello nazionale da ANCI in base al rapporto con i residenti delle singole comunità e con una partenza graduale ma effettuata da tutti i Comuni.
Con le Associazioni che operano sul nostro territorio, abilitate dal Bandi indetto dalla Prefettura di Modena si sono succeduti diversi incontri e sono stati presi precisi accordi affinchè ci sia la giusta integrazione fra i profughi e la comunità, condividendo anche percorsi di lavoro volontario con i Comuni o con le associazioni di volontariato presenti sui territori.
Da parte mia, per quanto possibile, sto chiaramente cercando di mediare l’esigenza e la volontà del Prefetto per trovare il giusto equilibrio tra il dovere istituzionale di dare l’ospitalità e la necessità di garantire l’integrazione ma anche la sicurezza del nostro Comune.
Confido nella sensibilità di tutti Voi verso queste persone.
Vi assicuro che qualora dovessero nascere problemi, interverrò personalmente, così come ho già fatto in passato.

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