“Pene severe e soprattutto certe per un crimine orrendo, che ha messo sotto choc un’intera comunità”. La richiesta arriva con forza dalla Lega Nord in Regione, col capogruppo Alan Fabbri e il consigliere Stefano Bargi, in merito alla morte di Mirella Ansaloni, 79enne di Finale Emilia, per cui sono stati fermati tre sospettati, tre giovani marocchini con l’accusa di omicidio.
“Complimenti alle forze dell’ordine che hanno condotto l’operazione – dichiarano in una nota gli esponenti del Carroccio – , i Carabinieri di Finale Emilia e il Ris di Parma. Il loro lavoro è stato molto serio e professionale e deve rendere orgogliosi tutti i cittadini. Ora però ci aspettiamo che venga confermato dai giusti, dunque severi, provvedimenti verso i responsabili di un crimine oltremodo disumano, essendo la vittima una donna anziana”. Quanto è successo a Finale, sottolineano Fabbri e Bargi “deve essere punito nel modo più esemplare, anche per rappresentare un monito. Le nostre comunità sono stanche di questi orrori che continuano a ripetersi”. Comunità in cui le famiglie dei tre arrestati vengono definite in queste ore come ‘integrate’.
Tuttavia, “il modello di accoglienza che è stato e viene calato dall’alto con i flussi indiscriminati e la tolleranza verso chi di integrarsi davvero non ne ha la minima voglia – chiudono i consiglieri – presenta il conto anche a livello locale. Quella dell’integrazione ‘sempre e comunque’ è una favola ben raccontata dagli ultimi governi, ma la realtà è un’altra e dice che spesso gli autori di crimini così efferati come quello di Finale Emilia sono stranieri. Fare finta di nulla è un errore grave”.