Spaccatura a Mirandola, in seno a Forza Italia, sul tema del referendum per l’ospedale: Marian Lugli, vice capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, si sgancia dalle posizioni del suo partito (pur confermando l’intenzione di rimanere ”
nel gruppo di Forza Italia per coerenza con gli elettori che mi hanno votato”) che in settimana, in consiglio comunale, aveva votato le linee guida sull’ospedale.
Questo il comunicato di Lugli: “Il prossimo dicembre i cittadini di Mirandola saranno chiamati a votare un referendum che ben 1.500 abitanti della città hanno richiesto. Lo scorso 26 ottobre 2015, tre consiglieri di opposizione, uno dei quali è stato uno dei principali promotori del referendum stesso, ha presentato una mozione, poi votata anche dai consiglieri di maggioranza (Pd) nella quale si sottolineava la inutilità della consultazione popolare in quanto si riscontrava la necessità d’incrementare i posti letto dell’ospedale con l’appoggio della maggioranza del consiglio comunale e di conseguenza del sindaco della città.
Io non ho votato per questa mozione in quanto ritengo necessario ed indispensabile che le cittadine ed i cittadini di Mirandola possano pronunciarsi liberamente sul tema dell’ospedale e della sanità a Mirandola: mai ho condiviso e mai condividerò accordi di bottega che comportino il forzato silenzio della volontà popolare”.
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