Vita da scrittrice: dalla redazione di testi per aziende alla scrittura per l’infanzia Chiara Sorrentino si racconta
A cura di Francesca Monari
Chiara oggi è un’amatissima scrittrice di libri per l'infanzia. Più di 15 le storie pubblicate con diverse case editrici; numerose le traduzioni in vari Paesi.
Nata e cresciuta a Carpi si è diplomata al Liceo Scientifico Bilingue, si è laureata in Scienze della Comunicazione e in seguito ha conseguito la Laurea Magistrale in Pubblicità, Editoria e Creatività d'Impresa. “Anche se per fare gli scrittori non c'è una strada precisa, lo si diventa lavorando e dedicando alla lettura e alla scrittura ogni momento di tempo libero. Poi, siccome non ci si può improvvisare è utile e stimolante partecipare a corsi di formazione e fiere del settore” -esordisce Sorrentino.
Ha sempre lavorato nell'ambito dell'editoria e delle agenzie di comunicazione per la redazione di testi, ma quando sono nate le sue bambine ha iniziato a raccontare loro delle storie perfette anche per finire nei libri e così nel 2020 è uscito il suo primo libro: Poldino, pubblicato da Giunti.
“Sicuramente la nascita delle mie figlie e l'ampliamento della libreria di casa con libri di recente pubblicazione adatti a loro, ha rappresentato un motore importante per il realizzarsi di questa professione, ma il seme di questa passione era già presente in me. E, soprattutto, vorrei dare risalto all'importanza della lettura ad alta voce fin da piccolissimi e al momento di condivisione della lettura tra bambini e adulti di riferimento” -racconta.
L'ispirazione nasce dall'esperienza quotidiana e anche dall'ascolto attento dei bambini. Non solo delle sue tre figlie, ma anche di tutti i bambini e le bambine che incontra nei laboratori che organizza presso le scuole e le librerie.
L’operato di Chiara va in una direzione ben precisa; l’aspetto ricreativo deve essere accompagnato da un intento formativo. “Un consiglio che mi sento di dare in generale è di assecondare le proprie attitudini che è anche il messaggio di uno dei miei ultimi albi intitolato ‘Che fiuto, Orazio!’. Inoltre credo che i libri per bambini mandino dei messaggi potenti e lascino delle emozioni profonde anche agli adulti” -commenta.
“A chi vuole intraprendere questa strada mi permetto di suggerire quello che mi è stato consigliato quando mi sono affacciata a questo settore: non cercare di imitare un altro autore e non scrivere una storia cercando di assecondare una tendenza del momento. La scrittura deve tirare fuori la parte più autentica di noi ed è solo facendo emergere la propria voce personale come autore che si può creare la giusta magia” - conclude.
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