I nostri anziani, soli nella casa di riposo per tutto il giorno
Il casoce lo racconta la figlia di una paziente che vive in una casa di riposo della Bassa, ma è esemplare di quel che accade ovunque nella nostra regione, dove il Coronaivirus ha falcidiato decine di anziani negli ospizi. Appena si è capito di quale portata fossero queste vere e proprie bombe biologiche, si è chiuso tutto E da allora, da mesi, i nostri anziani vivono così.
Ecco il racconto:
Più volte prima di rivolgermi a voi per dare voce a chi purtroppo non può parlare mi sono chiesta se fosse la cosa giusta da fare e la mia risposta è che gli indifesi vanno sorretti dalla società e io , noi siamo la società.
Quindi arriviamo al dunque, lunedi mattina alle ore 9 si è svolta presso la casa di riposo una riunione richiesta dai parenti degli ospiti della struttura, in quanto molteplici sono le domande a cui purtroppo nemmeno alla fine di questo incontro si è riusciti a dare risposta .
I presenti erano solamente parenti e rappresentanti della coooperativa che gestisce la struttura, non è stato invitato nè il sindaco nè USL.
La struttura è seguita dalla ditta Gulliver come dicevo , che avrà pure qualche merito ( si sono distinte alcune persone per la dedizione nel momento difficile che la struttura ha vissuto con il covid .
La mia mail infatti non è di protesta per le difficoltà che hanno vissuto gli ospiti durante l emergenza, ma piuttosto per la situazione che stanno vivendo ora , in quanto a detta del direttore della struttura da ben due mesi non vi sono casi di covid tra gli ospiti e nonostante questo vivono ancora isolati , senza interazione tra di loro , consumando i pasti in totale solitudine o quasi, come pure le notti e i giorni .
Alle domande dei famigliari riguardanti una possibile data per un ritorno graduale alla normalità, non vi sono state risposte esaustive, stessa cosa per quello che riguarda un possibile coinvolgimento degli ospiti e quindi delle persone della cooperativa che gestisce la struttura per recuperare il tempo perduto (durante il covid ) in cui non veniva svolta nessun tipo attività ludica.
Noi siamo piano piano tornati alle nostre vite mente gli ospiti della casa di riposo stanno vivendo un incubo infinito, chi deve programmare il ritorno alla normalità, non si muore solo di covid , ma di solitudine, di abbandono e a quell’ eta un abbraccio, un sorriso, una parola fanno la differenza tra il desiderio di vivere e quello di morire.
Grazie
Sul Panaro on air
An error occurred:
The request cannot be completed because you have exceeded your quota.
I più letti
Most Read Posts
- Gioia Salvioli: “Ho salutato il posto fisso in cinque minuti e ho aperto partita iva”
- Mercoledì a Medolla i funerali di Alan Bellodi, andato via a 40 anni
- Muratore di 54 anni colto da infarto mentre è al lavoro a San Possidonio
- Medolla, dimessa dall'ospedale partorisce in casa con l'aiuto dei sanitari di Mirandola