Si avvicina la fine lavori per la Polisportiva Unione 90 a San Felice
Si avvicina la fine lavori per la Polisportiva Unione 90 a San Felice. Manca l'ultimo miglio, spiegano dal Comune, ma i primi a festeggiare che dopo quasi 8 anni dal sisma si tolgono i cantieri dalla struttura alla periferia del paese sono l’ex sindaco Alberto Silvestri e l’ex assessore a lavori pubblici e bilancio Giovanni Giovanelli che si dicono “Orgogliosi del risultato di tanti anni di impegno! Speriamo i sanfeliciani possano ravvivare al più presto i nuovi bellissimi spazi”. Scrivono:
“Abbiamo visto sul sito del Comune di San Felice le prime immagini delle palestre della Polisportiva Unione 90. Ne siamo entusiasti e davvero orgogliosi. Non vediamo l’ora che la Polisportiva in via Garibaldi torni a vivere, di vedere i giovani sportivi animare le palestre. Ovviamente in sicurezza vista l’emergenza Covid. E’ un grande spazio pubblico importantissimo per la nostra comunità. Un complesso cantiere su cui abbiamo iniziato a lavorare fin dai primi giorni dell’emergenza. Grazie soprattutto alla grande solidarietà che ha sostenuto la nostra comunità fin da subito, nei momenti più difficili. Come dimenticare le donazioni ricevute, a partire da Enel Cuore, dal mondo del calcio professionistico: Sassuolo, Napoli e Bayern Monaco. E di tantissimi altri. Grazie alla struttura comunale e ai progettisti dello studio D'Orlando Engineering S.R.L. Grazie ai finanziamenti per la ricostruzione, alla solidarietà e ai fondi comunali la Polisportiva Unione 90, ex ammasso canapa, è oggi più sicura e moderna. Più funzionale, più rispettosa dell’ambiente ed ecosostenibile. Con palestre migliori e più belle. E aggiungiamo, con tanti nuovi spazi da condividere, non solo per l’associazionismo sportivo, ma anche per il volontariato sociale, culturale e ricreativo, per le attività dei disabili. Grazie al percorso di progettazione partecipata del Brugo realizzato dallo studio Rizoma Architetture con il volontariato ed il finanziamento proprio di Enel Cuore. Un grande spazio collettivo di ricostruzione della comunità. Fondamentale per riallacciare tanti rapporti che il terremoto ha sfilacciato, a volte spezzato. Per riavvicinare anziani e giovani. Ricompattare il ricco mondo di volontariato che vive nell’area pubblica che va dall’ex ospedale alla piscina e al Parco Estense. Non ci potevamo accontentare di rimettere solamente i mattoni uno sopra l’altro. Vista la fine del cantiere e gli ottimi risultati, speriamo venga completata al più presto anche la riqualificazione dell’area esterna e si faccia davvero l’impossibile per accendere il prima possibile le luci, gli impianti, che daranno tanta nuova positiva energia a San Felice”.
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