Memoriale Mirandola. Noi Sanfeliciani: “Cosa c’è veramente dietro al gesto del giovane?”
SAN FELICE- In questi giorni ferragostani, l’argomento principe delle cronache dell’Area Nord è il gesto del segretario dei Giovani Democratici della Bassa Modenese Marouan Satte che, insieme ad altri suoi coetanei, ha deturpato il monumento alle vittime del terremoto, riprendendo il tutto con il telefonino per poi postarlo sui social.
Questo il commento della lista civica Noi sanfeliciani:
"La cosa che secondo NOI SANFELICIANI deve interessare alla politica non è chi ha fatto il gesto, ma cosa c’è dietro a quel gesto. Troppo spesso il mondo degli adulti indaffarato in mille questioni che vanno dal lavoro al tempo libero senza soluzione di continuità dimentica che esiste una transazione generazionale che non deve essere assolutamente sottovalutata. Quindi: abbiamo fatto abbastanza in tutti questi anni per i nostri giovani? Cosa dobbiamo fare per ridargli fiducia? Cosa dobbiamo fare per ristabilire i giusti equilibri sociali?
Se Marouan Satte non fosse stato il segretario dei Giovani Democratici, un gesto vile come il suo avrebbe avuto così grande eco oppure sarebbe stato derubricato come “la solita asnada”?
Questi per NOI SANFELICIANI devono essere i grandi quesiti che la politica deve porsi, non la pletora di polemiche che stanno riempiendo pagine e pagine di giornali.
Purtroppo quanto avvenuto è lo specchio di un grande disagio che rischiamo veramente di sottovalutare!
Dobbiamo ripartire da lì e cioè dal comprendere perché i nostri giovani cercano “emozioni” in gesti oltre il normale vivere civile, perché cercano rifugio nell’effimero dei social od ancor peggio nel rinforzo adrenalinico di qualche bicchiere o di qualche pasticca.
Dietro il gesto di uno si cela il disagio di tanti e come amministratori, di ogni forza politica, abbiamo l’obbligo di interrogarci su quanto è successo, perché solo partendo dal gesto e capendone le ragioni, possiamo veramente fare qualcosa per i nostri giovani.
Invitiamo quindi tutte le forze politiche dell’Area Nord, senza distinzione di casacca o di bandiera ad un confronto in modo diretto sulle problematiche che stanno vivendo i nostri Giovani e di quanto stiamo facendo per loro.
L’argomento è troppo importante e complesso per essere sottovalutato e quanto successo a Mirandola ne è la conferma".
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