Conferenza territoriale sociale e sanitaria: “Dal Governo più risorse per la Sanità pubblica”
"La Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Provincia di Modena si è sempre impegnata affinché gli indirizzi nazionali e regionali e le esigenze territoriali trovassero una sintesi efficace nella programmazione sanitaria locale. Una programmazione volta alla piena integrazione tra tutte le istituzioni coinvolte, al potenziamento delle risposte di rete, alla valorizzazione delle risorse professionali del personale sanitario pubblico modenese e all’appropriatezza e sicurezza delle cure. L’inadeguato livello di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale rappresenta, oggi e in chiave prospettica, un elemento di criticità nella sostenibilità di questo sistema, considerata la necessità di soddisfare in modo adeguato i crescenti bisogni di salute e, dopo gli anni difficili della pandemia da covid-19, potenziare l’offerta di prestazioni sanitarie per dare risposta a tutti i cittadini"- è quanto sostenuto dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria durante la seduta di giovedì 27 giugno.
"Il contesto economico nazionale e regionale è infatti contrassegnato dalla limitazione delle risorse disponibili anche in relazione alla situazione economico-finanziaria del Paese e al livello di finanziamento del SSN che nel tempo ha registrato un progressivo ridimensionamento dell’incidenza sul PIL. Il rapporto spesa sanitaria/PIL, secondo quanto definito nell’ultimo Documento di Economia e Finanza, passerà dal 6,7% nel 2022 al 6,1% nel 2026, al di sotto dei livelli pre-pandemia. L’incremento percentuale del FSN (+2.3% nel 2023), inoltre, è inferiore dell’incremento del tasso inflattivo (+5.5% nel 2023). Tutto ciò mentre l’andamento della spesa sanitaria è contrassegnato da automatismi di costo derivanti da effetti incrementali dell’inflazione, delle spese energetiche, oltre che della copertura dei doverosi rinnovi contrattuali del personale dipendente del SSN e convenzionato.
Gli amministratori dei Comuni della Provincia continuano a sostenere il sistema sanitario locale ricordando che esistono alcuni principi identitari e irrinunciabili tra cui la difesa e la valorizzazione della sanità pubblica universale e gratuita, a tutela della salute come “diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività” secondo l'articolo 32 della Costituzione. Un diritto del singolo, dunque, ma anche collettivo, in ottica di prevenzione e promozione della salute della Comunità nel suo complesso. La garanzia di questo diritto si dovrà sempre più, nel tempo, misurare con l’aumento del fabbisogno di servizi sanitari e sociosanitari per effetto di un incremento delle patologie croniche e di un progressivo invecchiamento della popolazione, a cui si sta accompagnando un calo delle nascite e anche della popolazione attiva.
Nel contesto attuale di crescita della domanda di salute risulta imprescindibile – ed è già in atto – un intervento di riorganizzazione e innovazione del sistema sanitario, al fine di migliorarne le prestazioni e l’efficienza, ma è impensabile che ciò avvenga a risorse finanziarie e professionali invariate e senza una possibilità di programmazione di lungo periodo che garantisca interventi di carattere finanziario, progressivi, consistenti e stabili a regime.
Solo con un SSN efficiente ed equo è possibile salvaguardare il diritto alla salute e al tempo stesso contrastare i nuovi disagi e le disuguaglianze che tendono ad essere sempre più accentuate nei territori.
Nel territorio di Modena è in corso il rafforzamento della rete dell’offerta territoriale condotta attraverso la partecipazione delle Comunità secondo principi di equità e prossimità: nei singoli distretti sono stati avviati percorsi partecipati per la promozione della rete delle Case della comunità e della nuova sanità al fine di condividere con i cittadini la nuova organizzazione dei servizi, che deve tenere conto dei bisogni sanitari e sociali delle persone. Per dare risposta a tali bisogni complessi viene costantemente rafforzata l’integrazione con il sociale e con il terzo settore favorendo il coinvolgimento delle comunità (Comitati Consultivi Misti, enti del Terzo Settore, enti locali, istituzioni scolastiche). Nel contempo, l’importante stagione di investimenti del PNRR e del Decreto ministeriale 77 sta rafforzando strutture e servizi di prossimità – dagli Ospedali e Case della Comunità alle Centrali operative territoriali e Hospice, dagli Infermieri di Comunità agli strumenti di Telemedicina – per la presa in carico delle patologie croniche. A ciò si associano piani importanti di recupero delle liste d’attesa specialistiche e chirurgiche a garanzia della continuità e dell’appropriatezza della risposta ai cittadini. Per l’attuazione di tutto ciò, è quanto mai necessaria e urgente una programmazione finanziaria pluriennale di risorse aggiuntive e stabili per far fronte anche ai conseguenti maggiori costi per la gestione e il funzionamento di strutture e servizi che sul territorio consentono di garantire ai professionisti sanitari le condizioni necessarie per dare risposte adeguate ai bisogni di salute di tutti i cittadini della Provincia di Modena".
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