Carpi, la storia dei bimbi salvati nel Dopoguerra ne “I treni della felicità a Carpi”
Con il patrocinio di Anpi e Comune di Carpi e il sostegno di Cmb, Assicoop e Unipolsai, è uscito Il libro “I treni della felicità a Carpi” (Ed. Artestampa, 2024) di Tiziana Mazelli e Anna Righi Bellotti che racconta l’esperienza di accoglienza in famiglia di circa 3mila bambini romani e napoletani nell’immediato dopoguerra a Carpi.
Il titolo riprende la definizione , già usata in altri contesti, ma sempre valida e significativa perché coniata dal sindaco di Modena, Alfeo Corassori che “sintetizzava la difficile scelta dell’allontanamento dei bambini, dai loro affetti e, insieme, la felicità della loro restituzione alle famiglie, dopo aver conosciuto nuovi affetti e sentimenti.
Nel '46 e nel '47 circa tremila bambini provenienti dalle borgate di Roma e dai "bassi" di Napoli sono accolti dalle famiglie del territorio carpigiano per sottrarli - almeno nei mesi invernali - alle condizioni di estrema povertà e di degrado in cui vivevano. "Allora si faceva, senza magnificare" diceva Aude Pacchioni, una delle organizzatrici perché proprio le donne sono state le vere protagoniste di questa storia che dopo la loro partecipazione alla lotta di liberazione prendono attivamente parte alla ricostruzione del Paese.
Dopo una parte introduttiva sui luoghi di partenza e di arrivo, il libro descrive com’ è nata e come ha potuto concretizzarsi in pochi mesi l'idea dell'affidamento temporaneo dei bambini più bisognosi.
Il volume è frutto di un’accurata ricerca delle autrici,Tiziana Mazelli ed Anna Righi Bellotti, che hanno raccolto, ordinando e interpretando documenti e testimonianze, dirette o indirette, delle vicende e che si è avvalso del contributo di Cecilia Anceschi, Vice Presidente della Sezione ANPI di Carpi ed è corredato una documentazione fotografica di momenti significativi per la collettività delle famiglie ospitanti.
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