10 domande (+1) ai sindaci che cedono il controllo esclusivo di Aimag ad Hera
MIRANDOLA, CARPI, SOLIERA, NOVI, SAN FELICE SUL PANARO, MEDOLLA, CAMPOSANTO, CAVEZZO, SAN POSSIDONIO, SAN PROSPERO, BASTIGLIA, BOMPORTO E BASSO MANATOVANO - La multiutility che nella Bassa Modenese gestisce da sempre acqua, gas, spazzatura, è a un bivio della sua storia, perché dopo un lungo corteggiamento sta per cedere alle avance della sorella maggiore Hera, sua diretta concorrente già quotata in Borsa. Un passaggio epocale perchè da semplice azienda che fornisce un servizio ai cittadini e ha come obiettivo solo quello, entrerà nelle logiche del profitto in Borsa degli azionisti. I benefici sono chiarissimi per Hera, meno per Aimag: per questo il piano di cessione di "controllo esclusivo" come lo chiama l'Antitrust, è nell'occhio del ciclone.
Come giornalisti della Bassa abbiamo quindi preparato dieci domande più una, quindi undici, da presentare ai sindaci - che sono azionisti di maggioranza in Aimag e su cui ricade la responsabilità della cessione del controllo esclusivo - per capire benefici sulle bollette e sui bilancio dei Comuni (sempre che ce ne siano) e sulle imprese del territorio.
L'occasione per porle è la conferenza stampa indetta questa mattina a Carpa dove 7 dei sindaci azionisti di Aimag hanno chiamato i giornalisti per presentare "l’accordo di partenariato industriale (loro lo chiamano così, Ndr) con Hera Spa: il percorso compiuto finora e le prospettive"
Ecco i punti da chiarire e le domande dei giornalisti:
DOMANDE
1 Dove sta il pubblico interesse per i cittadini che rappresentate nel passare da un’azienda il cui fine è erogare servizi sul territorio, a un’azienda il cui primo obiettivo è generare profitto in Borsa?
Vi chiederei anche delle bollette, se per i cittadini aumenteranno visto che quelle di Hera sono più alte. Ma su questo ci ha già risposto la presidente dicendo che non è stato valutato. Almeno i dividendi voi li avete valutati, visto che sono sono così essenziali per i bilancio comunale? Si parla di 5 milioni fino a 2028 da dividere tra tutti e i 21 Comuni soci, e la cifra sarà la stessa anche se gli utili saranno maggiori. Quindi, una gran bella differenza da quando Aimag ai Comuni distribuiva 90% utile ai comuni. Perché questa scelta, e invece non hanno legato dividendo a percentuale utile?
2 Dai vari comunicati, non ultimo quello dell’AGCM si evince che viene ceduto il controllo di AIMAG ad Hera, a fronte di un conferimento in natura di una parte di una costituenda newco, di fatto si prefigura il “regalo” di Aimag ad Hera: qual è l’interesse di queste comunità a cedere il controllo, aldilà delle dichiarazioni di buona volontà, di fatto comanderà Hera e i comuni non avranno più alcuna voce in capitolo sugli indirizzi strategici e sulla gestione di Aimag. Si sentono tranquilli i sindaci a cedere il controllo senza fare una gara? Stiamo comunque parlando di risorse pubbliche che vengono cedute senza evidenza pubblica.
3 Ad oggi non si conoscono i dati del preconsuntivo 2024 anche se qualcosa dai vari incontri è trapelato e la situazione non pare essere cosi tragica come descritta in passato, e comunque Aimag continua a produrre ricchezza perché il margine operativo lordo è in costante aumento, nel 2023 era 60,4 mln nel 2024 si vocifera sia 65,5, si ritiene veramente e convintamente che si debba cedere il controllo dell’azienda per affrontare una gara che non è nemmeno stata indetta?
4 Vi siete chiesti se l’opzione Hera sia la migliore percorribile per i nostri cittadini? Forse il prezzo che si sta pagando è eccessivo? Forse piuttosto che questo strano meccanismo, questa regalia, non sarebbe meglio vendere Aimag al miglior offerente, almeno i comuni incasserebbero risorse importanti da poter reinvestire sui territori, così non portano a casa nulla qualche briciola di dividendo?
5 Venderete altre quote? Non serve a nulla avere il 51% se non si ha il controllo della società, anzi mantenere il 51% senza controllo significa di fatto svalutare la partecipazione dei comuni in Aimag.
6 Ai sindaci, quindi ai cittadini, viene meno il controllo e quindi la gestione operativa di Aimag. Resteranno in un “Comitato del territorio” che al momento risulta solo consultivo. O avrebbe poteri di veto? Oppure serve solo a dare qualche gettone di presenza per qualcuno?
7 Il principale motivo di questo accordo è la partecipazione alla gara di bacino provinciale per acqua e per questo si creerà una newco. Essendo una gara, non è detto che la newco vinca. Nel caso non vincesse visto che l'aumento di quote hera in Aimag si regge su concambio quote nella newco: è previsto da parte di Hera quanto pagherà per la sua partecipazione a Aimag?
8 Gli investimenti sul territorio, 250 milioni di investimenti entro prossimo triennio per tutto il bacino Hera. I mirandolesi devono pagare i lavori all’acquedotto di Modena. O di Ravenna. O di Bologna? Che accordi avete preso su questo?
E i lavori a Mirandola e Carpi, tra investimenti e manutenzioni per decine di milioni, che coinvolge le imprese del territorio, sarà ridimensionato?
9 La nomina di due super consulenti (che costano 70mila euro) da parte dei 21 sindaci rappresenta davvero solo un atto dovuto, o si tratta di un ripensamento rispetto all’entusiasmo iniziale?
10 L’ipotesi di un referendum nella Bassa su questo tema è concreta?
11 Il Pd appare diviso: i Dem di Mirandola hanno una opposizione opposta rispetto alla federazione provinciale. Una frattura che è lo specchio di quella che divide l’asse Carpi-Soliera con Mirandola e la Bassa. Che sintesi immagina?
L’impressione è che chi governa, indipendentemente dal colore politico e dalle idee precedentemente espresse, debba rispondere a logiche di sistema uguali per tutti.
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