A Mirandola è tempo di Pro-Memoria Festival. Tema: “Cambiare vita”
di Alessia Bolzoni
MIRANDOLA - Il programma e la nuova veste del Pro-Memoria Festival sono stati presentati presso l’Aula Magna Rita Levi Montalcini tramite le parole di Marina Marchi, assessora alla Cultura del Comune di Mirandola, di Giuliano Albarani, presidente del Consorzio per il Festival della Memoria e Giampaolo Ziroldi, direttore del Memoria e Pro-Memoria Festival.
La manifestazione si terrà dal 16 al 18 Ottobre 2020 presso l’Aula Magna Rita Levi Montalcini a Mirandola. I due grandi cambiamenti relativi alle date ed al luogo sono ovviamente riconducibili alla vigente situazione sanitaria: infatti, posticipandone lo svolgimento e scegliendo un sito adatto alla stagione autunnale, è stato possibile garantirne l’organizzazione, hanno spiegato l’assessore Marina Marchi e il Presidente del Consorzio Giuliano Albarani.
L’auditorium ospita abitualmente 400 persone, che saranno limitate a 200 in rispetto alle normative anti-covid. Sono previsti, ma ancora in fase di perfezionamento, sistemi di prenotazione online e telefonica per partecipare in presenza al palinsesto i cui appuntamenti, di norma contemporanei in un festival, si susseguiranno in questa edizione.
Novità importante di quest’anno rivelata dalla voce dell’assessora Marina Marchi è l’installazione di un sistema di streaming per trasmettere nelle classi le conferenze del venerdì e sabato mattina, di particolare interesse scolastico, permettendo quindi agli studenti di partecipare ovviando al problema della limitata disponibilità di posti in presenza.
Inoltre, ha continua l’assessora, verranno filmati alcuni interventi per essere messi a disposizione del pubblico nell’archivio del Memoria Festival.
In linea con gli eventi storici dell’anno in corso, il tema di Pro-Memoria Festival è “Cambiare vita”: il programma si snoda in 12 appuntamenti tra scienza, letteratura, spettacolo, cinema e musica; gli ospiti sono illustri ed intervengono tutti a titolo gratuito.
Giuliano Albarani ha spiegato la ragione che governa questa edizione: cambiare vita può avvenire in due modi. Il primo: diventando ciò che si è realizzando, quindi, una memoria profonda; il secondo: essere ciò che si diventa, obliando il passato si crea una nuova identità tramite il cambiamento.
Giampaolo Ziroldi, direttore del Festival, ha illustra il palinsesto in un excursus, eccolo.
Si comincia in anteprima giovedì 15 ottobre con l’intervento “Volevo Vivere”: un dialogo tra il regista Giorgio Diritti e Gian Piero Brunetto, storico e critico del cinema.
VENERDÌ 16 OTTOBRE
La mattina ospita un appuntamento di interesse scolastico: “Calcolando presente e passato. Memoria e matematica” con Chiara Valerio scrittrice e traduttrice, ex insegnante di matematica, lavora per Rai Radio 3 ed è responsabile della narrativa italiana per la casa editrice Marsilio. Valerio ci mostra come una disciplina come la matematica possa accostarsi ad altri ambiti.
Nel pomeriggio si entra nella psicoanalisi con lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi, professore di Psicologia dinamica alla Sapienza Università di Roma: il suo intervento è “Come si diventa i narcisi che siamo”.
La prima giornata si conclude uno spettacolo musicale serale interpretato dall’orchestra La Toscanini Next (musicisti under 35 che uniscono gli stili più diversi alla ricerca di nuovi repertori) che omaggia alcuni dei brani più celebri di maestri e film da Oscar: Nicola Piovani per La vita è bella, Nino Rota per Il Padrino e Luis Bakalov per Il postino.
SABATO 17 OTTOBRE
(consigliato) Si apre il palinsesto con il secondo appuntamento di interesse scolastico: “Babbage e Ada. Calcoli e poesia”. La lezione semi-teatrale è condotta dall’epistemologo e divulgatore scientifico Giuseppe O. Longo, Professore emerito di Teoria dell’informazione all’Università di Trieste - attualmente si occupa di roboetica - che discute con l’attrice Paola Bonesi, che dal 1998 tiene seminari di lettura espressiva e analisi del testo per l’Accademia Nico Pepe di Udine. I due dialogheranno di Charles Babbage, inventore dell’antenato dei moderni computer e Ada Byron Lovelace che elaborò calcoli e algoritmi per programmarlo, diventando la prima programmatrice informatica.
(consigliati) Il pomeriggio si articola in due interventi: alle ore 16 in “Dobbiamo cambiar vita?” Eliana Lotta, giornalista vincitrice del Premiolino (2017) e scrittrice de “La rivolta della Natura” pubblicato per La nave di Teseo, dialoga della correlazione tra i disastri climatici e disuguaglianze sociali con Filippo Pederzini, giornalista e responsabile ufficio stampa del Comune di Mirandola. Pederzini è stato anche corrispondente in Kosovo per la Gazzetta di Modena; alle ore 18 Ernesto Franco, direttore editoriale Einaudi e membro del comitato scientifico del Festival, si confronta con Lina Bolzoni, Professore emerito alla Normale di Pisa e membro del comitato scientifico del Festival, circa cosa si perde allontanandosi dalla lettura in “Come si diventa lettori, ovvero la lettura come patto col diavolo”.
(consigliato) Lo spettacolo serale “Come Beethoven è diventato Beethoven” spiega come il celebre compositore abbia potuto diventare tale componendo i maggiori successi in condizioni di sordità. Intervengono Sandro Cappelletto, critico e storico musicale; Marco Scolastra, pianista di spicco nei Teatri d’Italia tra cui Roma, Parma e Milano, e Vincenzo Vincenti, professore di Otorinolaringoiatria e Audiologia dell’Università di Parma.
DOMENICA 18 OTTOBRE
(consigliato) Diego De Silva, autore de “Arrangiati, Malinconico”, è la penna che ha creato l’avvocato Malinconico, personaggio brillante e depresso allo stesso tempo. Alle ore 11 De Silva dialogherà con il pubblico del Festival circa le turbolenze della vita che ci spingono ad apportare cambiamenti.
(consigliato) Il primo degli appuntamenti pomeridiani è “Paolina Leopardi racconta Mozart”: uno spettacolo interpretato dall’attrice, regista, musicista e poetessa Sonia Bergamasco accompagnata al pianoforte da Marco Scolastra. Paolina, sorella di Giacomo Leopardi, scrisse la biografia sul musicista di Salisburgo che viene portata in scena per la seconda esecuzione mondiale sul palco del Festival: la prima mondiale fu a Recanati nei pressi del colle de L’Infinito!
Alle ore 18 si terrà “Vita nuova”, intervento a cura di Ernesto Franco che dialoga con Roberto Vecchioni, uno dei padri storici della canzone d’autore italiana, da insegnante di greco e latino diventò cantautore realizzando un grande cambiamento di vita.
(consigliato) Il Festival chiude il suo palinsesto omaggiando un grande compositore da poco scomparso: Ennio Morricone. Interpretano Andrea Camilleri, flautista di prestigio internazionale, ha collaborato anche con Luciano Pavarotti, e Stefano Nanni, noto pianista e compositore che vanta collaborazioni illustri, tra gli altri Luciano Pavarotti stesso e Vinicio Capossela.
“Una volta che prendiamo atto che siamo ospiti di questo pianeta e che quindi queste cose (terremoti e pandemie, Ndr) possono succedere, è bello e deve essere motivo di orgoglio, avere questo strumento (il Festival, ndr), che serve nei momenti di difficoltà a suonare la carica e a ritrovarsi tutti assieme” ha riflettuto Giuliano Albarani. Marina Marchi ha salutato l’assemblea ricordando che per la buona riuscita del Festival Mirandola si avvale di realtà locali come Ater, che gestisce l’Auditorium, la consulta del volontariato, l’associazione Il Monocolo e radio Pico.
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