Niente nuove educatrici nei nidi di San Felice, San Prospero e Mirandola. Il centrodestra dice no
SAN FELICE, SAN PROSPERO, MIRANDOLA - Niente nuove educatrici nei nidi di San Felice, San Prospero e Mirandola. Il centrodestra dice no. Durante l'ultima riunione del Consiglio dell’Unione Area Nord era al voto un atto di prammatica, la ratifica delle delibere della giunta dei sindaci, la riunone in cui i sindaci dei 9 Comuni aderenti all'Unione (Mirandola, San Felice, Finale, Cavezzo, Camposanto, Concordia, Medolla, San Prospero e San Possidonio, governate sia dal centrodestra che dal centrosinistra avevano deliberato l'assunzione di tre figure ausiliarie e educatrici dei nidi di San Felice, San Prospero e Mirandola. Serve un passaggio in Consiglio dell'Unione per confermare la decisione, e di solito è così. Ivece stavolta i consiglieri del centrodestra hanno votato no, contraddicendo, quindi, le decisioni dei loro stessi sindaci di Mirandola e San Felice.
Una decisione - si apprende dal centrodestra - temporanea, visto che la delibera sarà modificata e ripresentata fra una decina di giorni alla prossima riunione del Consiglio. Ma secondo il centrosinistra c'è stata, ricostruisce il consigliere di Più Mirandola Giorgio Siena: "Una imboscata concordata da tutto il centro destra: lega, fratelli e civici hanno votato contro.
Sorpresa e sconcerto: bocciata una delibera di giunta, assunzioni in corso e debiti fuori bilancio da sanare. Un attimo per riprenderci dalla sorpresa e si chiede il motivo del voto.
Il presidente del Consiglio UCMAN Fontana dice che facendo parte di un gruppo lui vota come gli dicono, la neo capogruppo Lavinia Zavatti fa il suo esordio nel ruolo con l’audace concetto che in democrazia non si è obbligati a spiegare il voto, seguono accalorati interventi di consiglieri del PD ma per Cavazzoli (FI) sono “interventi sermonici da modesta parrocchia (mah!)”.
Una seconda delibera relativa a Mirandola è votata, ma quella successiva sempre di assunzioni e di aggiornamento del DUP (documento unico di approvazione), è respinta.
Alla fine dichiarano esplicitamente che il voto non è nel merito, ma è politico. Non gli va bene l’attuale presidente in quanto del centro sinistra"
Siena commenta:
"In tutto questo se la ride Golinelli che dopo aver causato danni a Mirandola, portandola fuori dall’Unione, cerca di completare l’opera sfasciando anche l’Unione restante".
A stretto giro arriva la replica della Zavatti:
VITTIME, CARNEFICI E TIRANNI. Possibile che un individuo impersoni contemporaneamente questi 3 profili? Ebbene sì. Ieri sera, 15 consiglieri marchiati PD lo sono stati. Dapprima all’attacco, con frasi offensive, sono poi passati al vittimismo degno della peggior recitazione, alla rabbia incontrollata sfogata con minacce velate e malcelate tra voci e toni controllati a fatica. Non siamo i cattivi che impediranno assunzioni, non siamo gli sprovveduti che non conoscono il contenuto delle delibere, e non siamo quelli che lasceranno a piedi i bambini di San felice, perché quest ultimo comune deve ancora deliberare sulle modalità e sulle tempistiche di acquisto del pulmino scolastico. Quando si dice strumentalizzare e storpiare l’informazione, eccovi serviti. Per mesi vi siete riempiti le bocche e i profili con la tanto agoniata COLLABORAZIONE, la Cooperazione e L’Unità di intenti per perseguire un obiettivo comune. Basta mettere alcune tra queste parole e opla’, ecco confezionato un articolo dal contenuto saggio che solo il PD può sfornare. Ebbene, noi abbiamo atteso un confronto costruttivo per individuare un presidente da eleggere DEMOCRATICAMENTE e non una figura pro tempore che difende la poltrona come fosse un trono d’oro. Abbiamo sollevato dubbi riguardo i due punti non votati. Dubbi ancora in attesa di risposte. Dubbi di natura tecnica, non politica. Questo il motivo del voto contrario. Cari amministratori PD, non siete i detentori della verità assoluta, ne’ coloro designati a diffondere il verbo. Capisco che un’egemonia durata 70 anni ed ora al declino renda difficile l’accettazione di altri punti di vista. Non siete abituati a confrontarvi e dialogare e, talvolta, a trovarvi in minoranza e perdere. La vostra arroganza e la supponenza dimostrano quanto la vostra natura sia quella di dittatori senza contraddittorio. Ma ora basta lanciare fumo negli occhi ai contribuenti. Basta urlare in una sede e piangere nell’altra. Basta sminuire gli avversari facendoli apparire disgregati e non allineati.Noi siamo uniti, senzienti, pensanti e soprattutto liberi. E non facciamo sgambetti ai nostri sindaci. NOI, con loro, parliamo e ci confrontiamo costantemente. Potete dire lo stesso?
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