Cavezzo, a tu per tu con l’opposizione: intervista a Stefano Venturini
CAVEZZO - La nuova tappa del nostro tour di interviste agli esponenti locali delle opposizioni consigliari passa per Cavezzo. Questa volta, è il turno di Stefano Venturini, nel 2019 sfidante civico (in quota centro-destra) dell'attuale prima cittadina Lisa Luppi. Al consigliere di Crescere Cavezzo, abbiamo sottoposto una serie di temi bollenti, al fine di conoscere proposte e posizioni alternative rispetto a quelle agite dalla maggioranza di centro-sinistra. Dall'alluvione di Nonantola, passando per la gestione dell'emergenza Covid e la Mirandolexit, fino alla viabilità: quali le idee della "destra civica" cavezzese?
Venturini, una doverosa, prima domanda verte intorno all'esondazione del Panaro a Nonantola. Pensa che il disastro potesse essere evitato?
L'alluvione è stata una tragedia annunciata. In questi giorni, abbiamo assistito al balletto di dichiarazioni della politica, teso al rimpallo delle responsabilità: ognuno ha asserito di aver fatto il massimo circa la manutenzione degli argini, quando in realtà si è operata una manutenzione appena "ordinaria" delle casse di contenimento. La verità è che AIPO riceve le istruzioni direttamente dalla Regione, quindi le responsabilità sono da ricercare a Bologna. Vede, i fatti di Nonantola si sono verificati essenzialmente per tre ragioni: innanzitutto, i condotti idrici della montagna sono stati curati in maniera approssimativa. Infatti, il tempo di correlazione è troppo breve: con questo intendo dire che l'acqua corre troppo velocemente dagli Appennini alla pianura. Le casse di espansione sono poi inadeguate. Sono state progettate con un tempo di ritorno di vent'anni, laddove sarebbe occorso idearle con un tempo di ritorno di almeno due secoli. Infine, gli argini di pianura risultano eccessivamente fragili: bisognerebbe raddoppiarne la sezione.
Veniamo all'altra emergenza che ha monopolizzato questo infausto 2020. Come giudica la gestione dell'epidemia di Covid nel comune di Cavezzo?
Nella nostra realtà comunitaria, il peso della pandemia è stato interamente sulle spalle dei medici di base. Questi professionisti della salute pubblica hanno svolto un lavoro encomiabile, che però ha risentito di un'organizzazione ospedaliera debole: mi riferisco alle tante carenze del Santa Maria Bianca di Mirandola. In nome della sacrosanta gestione del Covid, tanti pazienti cronici non hanno potuto ricevere le cure necessarie, anche a causa di un nosocomio che funziona a metà. L'Area Nord ha fatto tanti sacrifici in nome di una sanità qualitativamente efficace: a giustificazione dello smembramento dell'ospedale di Mirandola, ci era stato promesso il fantomatico policlinico della Bassa, ma non si è visto niente. Bisogna quindi tornare a una struttura di primo livello, nominando i primariati vacanti.
La questione dell'ospedale si interseca profondamente con le vicissitudini di UCMAN. Cosa pensa della Mirandolexit?
Guardi, l'Unione è un ente zoppo, inefficace e malfunzionante: non si è mai lavorato per cercare di sistemare queste disfunzioni. Basti pensare che la nostra sindaca Lisa Luppi è, all'interno di UCMAN, responsabile delle forze di polizia locale, allorché Cavezzo è uno dei municipi che non devolve la gestione dei propri vigili urbani in Unione! Un paradosso non da poco… Comunque, ritengo che i mirandolesi abbiano fatto bene a uscire: il consiglio comunale era d'accordo, quindi è stata rispettata la procedura democratica. Contesto tuttavia la scelta del momento: forse si sarebbe potuto attendere, io avrei provato con più convinzione a cambiare le cose dall'interno. Ad ogni modo, la responsabilità maggiore ce l'hanno i maggiorenti del Partito Democratico, che devono davvero cospargersi il capo di cenere. L'inefficienza di UCMAN è colpa loro.
C'è chi pensa, anche dall'opposizione, che il Luppi bis risulti un poco migliore rispetto al primo mandato. Anche Lei Venturini sta ravvisando qualche differenza?
In realtà, no. La nostra sindaca pecca di visone del futuro: lei e i suoi assessori navigano a vista. Il primo mandato ha generato un aumento importante della spesa pubblica, che oggi impone all'amministrazione di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Cavezzo è prima nella zona per sanzioni rilasciate dai vigili urbani e anche l'IVA e l'addizionale IRPEF sono aumentate di parecchio: sono tutti modi per battere cassa.
Veniamo alla viabilità. Come potrebbe migliorare la gestione del traffico cavezzese?
La nostra viabilità è carente. Occorrerebbe realizzare una tangenziale, come si era ipotizzato anni fa: gli studi di fattibilità sono stati eseguiti, ma non ne è mai stata data attuazione. Vi sono ponti pericolosi, ciclabili e marciapiedi ingombri di barriere architettoniche: gli interventi che andrebbero messi in campo sono innumerevoli e complessi.
Venturini, se dovesse assegnare un voto al secondo mandato della sindaca Luppi, quale valutazione esprimerebbe?
Un cinque, di incoraggiamento. Contesto l'attuale amministrazione soprattutto circa le scelte inerenti il bilancio: il raddoppio del patrimonio immobiliare comunale ha avuto un costo, che ha pesato notevolmente sulle pubbliche casse. Il mantenimento delle strutture è troppo oneroso.
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