Medolla, a tu per tu con l’opposizione: intervista a Marco Bergamini
MEDOLLA - Prosegue il nostro tour d'interviste agli esponenti dell'opposizione locale. Dopo Lavinia Zavatti (Lega), è la volta di Marco Bergamini, storico esponente della politica della Bassa, unico rappresentante in consiglio comunale di "Lista Civica Indipendente Medolla". Assieme al civico, abbiamo fatto il punto sui temi più discussi del momento, quali emergenza Covid, situazione dell'UCMAN, politiche giovanili, traffico e rifiuti.
Bergamini, cosa ne pensa della gestione dell'epidemia operata dall'amministrazione Calciolari?
Non è stato fatto niente. O meglio: poco è stato fatto a livello economico, ancor meno a livello sanitario. In questa seconda ondata, è saltato totalmente il piano di contact tracing e ciò testimonia di un'assoluta incapacità organizzativa. Per circa venti giorni, i nostri medici di base non hanno avuto informazioni circa l'eventuale positività al tampone dei propri pazienti: mi sembra un fatto gravissimo, da me denunciato nel corso della periodica assemblea dei capigruppo. Era stato anche richiesto un confronto con il vertice dell'ufficio di pubblica igiene, che tuttavia non si è concretizzato.
A questo proposito, ritiene che il contagio presso il centro diurno Le Rose si sarebbe potuto evitare?
Assolutamente. Occorreva trasformare la struttura in un luogo di isolamento per i malati Covid, specialmente per coloro che non avevano le possibilità di trascorrere in sicurezza la convalescenza a casa. Del resto, l'edificio, provvisto di camere e bagni, aveva tutte le carte in regole per svolgere la funzione di "Covid hotel". Si è invece preferito continuare a farvi risiedere gli anziani, determinando così lo sviluppo di un focolaio.
Mirandolexit: a fronte di questa defezione dall'UCMAN, quale destino per l'Unione dei Comuni?
Il problema non è tanto l'uscita di Mirandola, quanto piuttosto la totale disorganizzazione dell'Unione. Sono contrario al conferimento di nuovi servizi all'UCMAN, proprio perché si tratta di un ente farraginoso e mal gestito. E' così caro appunto perché dovrebbe essere organizzato meglio.
Qual è la sua opinione circa la querelle sviluppatasi in Consiglio a proposito del Centro Giovani?
Quello del Centro Giovani è un problema di vecchia data, che Medolla si trascina dal periodo post sisma. In effetti, dal 2012 ad oggi, è stato recuperato solo il Teatro Facchini, mentre tutto il resto è stato costruito ex novo. Occorrerebbe promuovere un maggiore investimento economico nelle strutture, mentre l'attuale amministrazione non fa che continuare a ripetere il vecchio leit motiv di "progetti e cultura", a nostro avviso fallimentare e insufficiente. Occorre innovare, rilanciando l'economia: solo così si potrà incentivare la cultura, i "progetti" da soli non bastano.
Quali sono le vostre ricette per dare slancio all'economia medollese?
Lo snodo storico che stiamo vivendo è di portata epocale. Il sindaco aveva promesso molto, ma in realtà ha fatto pochissimo. E' necessario investire nell'impresa, in particolare nella green economy: a questo proposito, vi sono specifici fondi europei, che si potrebbero utilizzare per incentivare la rinascita del tessuto produttivo. Si immagini che a Medolla non vi sono aree edificabili per le attività produttive: ben trenta ettari di terreno sono destinati all'edilizia privata, mentre la gran parte dei complessi residenziali di recente costruzione è sfitta. Un imprenditore desideroso di costruire un capannone sul suolo medollese non ne avrebbe le possibilità. Ripeto però che qualunque tipo di investimento deve avvenire in un'ottica di sostenibilità ambientale, non ci possiamo più permettere cementificazioni selvagge.
Come potrebbe migliorare la gestione del traffico?
Bisogna ripensare i collegamenti in un'ottica ampia, che includa realtà produttive e commerciali di ambito europeo. Idealmente, occorrerebbe progettare un'arteria nord-sud in grado di connettere i grandi distretti industriali del Nord Europa al Porto del Pireo: una via di questo tipo passerebbe necessariamente per la nostra area. Ragionando invece in una prospettiva est-ovest, siamo contrari al progetto della Cispadana: propendiamo piuttosto per una super strada leggera, che colleghi Correggio a Ferrara.
Bergamini, ha più volte fatto riferimento alla questione ambientale. Pensa che l'amministrazione Calciolari sia efficace sotto questo aspetto?
Assolutamente no. La nostra assessora all'Ambiente è totalmente appiattita sulle posizioni di AIMAG e questo è deleterio. In effetti, viviamo da diversi anni il problema della discarica: sita in una zona non adeguata, realizzata ben trent'anni fa, la nostra discarica è stata insidiata da tutte e tre le alluvioni dell'ultimo decennio. Si tratta di un impianto senza fondo, vecchio, che AIMAG vorrebbe bonificare, ma non è tecnicamente possibile. Calciolari non ha la situazione chiara, come su tutte le restanti tematiche ambientali: aveva promesso mezzi di trasporto elettrici per tutti i dipendenti comunali, aveva assicurato incentivi al fotovoltaico… Tutte promesse disattese.
Quale voto assegna al primo anno e mezzo di amministrazione Calciolari?
Sei meno. Il sindaco e i suoi assessori hanno fatto il compitino, ma in questa fase serve molto di più.
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