Infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna: la pandemia aiuta l’economia criminale
MODENA- L’allarme lanciato dall’ultima relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia rappresenta l’ennesima conferma delle infiltrazioni mafiose in terra emiliano-romagnola.
Le nuove circostanze generate dalla pandemia poi, hanno portato i gruppi criminali a esplorare comparti meno battuti. La Dia sottolinea infatti come l’emergenza economica e finanziaria determinata dalla pandemia faccia emergere il rischio concreto che “molte attività in crisi, dalla ristorazione, al comparto alberghiero e alle piccole ditte commerciali, a causa dell’assenza di ricavi vengano svendute alle associazioni malavitose”.
A fronte del nuovo allarme della Dia, la Lega ha promosso interventi immediati in tutte le province emiliano-romagnole: incontri con prefetti, questori, forze dell’ordine e associazioni di categoria per monitorare il territorio e difendere gli imprenditori in questo particolare momento di difficoltà.
Importante anche il coinvolgimento dei Provveditorati agli studi al fine di verificare l’attuazione della Legge sull’educazione civica approvata dalla Lega per rafforzare il valore della legalità nelle nuove generazioni.
“La prima regola per tagliare i tentacoli della criminalità organizzata è fare squadra– spiega il senatore della Lega e responsabile regionale del Dipartimento antimafia del Carroccio Stefano Corti– e far sì che nessuno si senta solo a fronteggiare la crisi che stiamo vivendo”
La Lega da sempre è impegnata nella battaglia per la legalità e nella lotta contro le infiltrazioni mafiose al Sud come al Nord del Paese. A fronte del nuovo allarme della Dia promuoveremo in tutte le province emiliano-romagnole nuove occasioni di incontro con prefetti, questori, forze dell’ordine e associazioni di categoria per monitorare il territorio e difendere gli imprenditori in questo particolare momento di difficoltà. Senza dimenticare di coinvolgere i Provveditorati agli studi al fine di verificare l’attuazione della Legge sull’educazione civica approvata dalla Lega per rafforzare il valore della legalità nelle nuove generazioni. La prima regola per tagliare i tentacoli della criminalità organizzata è fare squadra e far sì che nessuno si senta solo a fronteggiare la crisi che stiamo vivendo”. Così Stefano Corti, Senatore Lega e responsabile regionale del dipartimento antimafia del Carroccio.