San Prospero, l’importanza di ricordare: in memoria dei partigiani Odino e Dino
SAN PROSPERO, BOMPORTO, BASTIGLIA- “Accadeva il 25 marzo 1945: Odino Artioli, nato a Bomporto il 24 ottobre 1920, partigiano della Divisione II Modena Pianura – Brigata “Remo”, con nome di battaglia “Fabio”, moriva in un rastrellamento compiuto dai nazifascisti nel territorio di S. Lorenzo della Pioppa, in prossimità dell’argine del fiume Secchia. Nella stessa zona e nel medesimo giorno trovò la morte un altro partigiano, Dino Bruni di Bastiglia (1924-1945)“.
Così Franco Barbieri, vero appassionato della storia del territorio, ha ricordato su Facebook le sorti dei due partigiani.
“Erano quelli i giorni in cui furono compiuti diversi rastrellamenti da parte dei tedeschi nelle terre intorno al fiume nel tentativo di contrastare le azioni dei partigiani del Battaglione “Ones” (così chiamato in ricordo del suo ex comandante Ones Chiletti, fucilato dai nazifascisti a Gargallo di Carpi il 19 gennaio ‘45). Questa formazione, allora comandata da Francesco Bo, si stava apprestando a prendere contatti con i paracadutisti dello squadrone F dell’esercito italiano, il cui compito era di agire alle spalle delle truppe nemiche per ostacolare e sabotare, in particolare lungo la strada del Canaletto, le colonne dei mezzi tedeschi. Proprio nel tratto stradale fra il capoluogo e la Cappelletta del Duca si ebbero diverse azioni dei partigiani, condotte quasi quotidianamente nelle ore notturne, contro autocarri isolati o piccole colonne di soldati tedeschi. Lungo la strada i Tedeschi avevano collocato grossi cartelli con la scritta “Actung banditen, Banden gefahar!” (Attenzione banditi, Bande armate!).Nel frattempo, iniziarono le fasi preparatorie del lancio di parà comandati dal tenente Guerrino Ceiner (gruppo di combattimento “Folgore”), che verrà effettuato in parte a S. Martino e in parte a S. Lorenzo nelle ore notturne del 19 aprile ’45. Questo avvenimento è stato ricordato in municipio con una cerimonia che si è svolta in occasione del 47° anniversario della Liberazione. Erano presenti cinque di quei parà, fra cui Nicola Pomante, che nel dopoguerra si unì in matrimonio con Laura Chiletti, sorella dell’ex comandante partigiano Ones Chiletti”.
In memoria dei due partigiani, sono state erette due lapidi a San Prospero, a San Lorenzo della Pioppa, in via Roma.
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