La carica degli aspiranti consiglieri provinciali: ecco chi c’è da Finale Emilia, Mirandola, Medolla, Cavezzo, Ravarino, Nonantola, Camposanto e San Prospero
La carica degli aspiranti consiglieri provinciali: ecco chi c’è da Finale Emilia, Mirandola, Medolla, Cavezzo, Ravarino Nonantola e Camposanto. Saranno tre le liste per l’elezione del Consiglio provinciale di Modena, in programma il 18 dicembre, quando voteranno oltre 700 elettori, tra sindaci e consiglieri comunali; saranno eletti i 12 componenti del Consiglio provinciale che rimarrà in carica due anni; il Consiglio uscente era stato eletto nel 2018 (il voto lo scorso anno è stato rinviato causa pandemia) insieme al presidente che resta in carica invece quattro anni. Sono eleggibili alla carica di consigliere i sindaci e i consiglieri comunali.
Dalla Bassa abbiamo, in liste diverse, Maurizia Rebecchi da Ravarino, Monja Zaniboni da Camposanto, Lavinia Zavatti da Medolla, Antonio Platis da Mirandola, Mattia Veronesi da Finale Emilia, Alessandro Di Bona da Nonantola e Simone Ganzerli da San Prospero.
Le liste presentate nel fine settimana all’Ufficio elettorale della Provincia, che hanno al loro interno, rispettivamente, candidati di Pd e centrosinistra, di centrodestra e liste civiche, di Movimento 5 Stelle ed ecologisti, sono “Insieme per una nuova provincia” che candida a consigliere Gian Carlo Muzzarelli, Guerzoni Paola, Iacopo Lagazzi, Maurizia Rebecchi, Stefano Muzzarelli, Monja Zaniboni, Luigi Zironi, Stefania Benassi, Giovanni Gargano, Maria Costi, Fabio Poggi e Veronica Campana; “Unione Modena Civica-Uniamoci” candida Luigia Santoro, Lavinia Zavatti, Luca Rangoni, Maria Chiara Venturelli, Antonio Platis, Alessia Trevisi, Stefano Venturini, Rosamaria Carmignano, Marco Rubbiani; “Civici, ecologisti e progressisti. Per una Provincia della sostenibilità” candida a consigliere Chiara Asti, Claudia Bellucci, Alessandro Di Bona, Simone Ganzerli, Camilla Scarpa e Mattia Veronesi.
Nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, come prevede dalle legge di riordino delle Province che tutela la parità di genere.
Per le liste all’elezione del Consiglio, composte da almeno sei candidati (massimo 12, quanti saranno i consiglieri provinciali) erano necessarie 36 firme, sempre di aventi diritto.
Il corpo elettorale provinciale di Modena è suddiviso in sei fasce demografiche al fine di proclamare gli eletti con il metodo del voto ponderato che assegna un peso diverso ai comuni a seconda del numero di abitanti.
In base alla legge, le Province si occupano di viabilità e trasporti, edilizia scolastica e pianificazione della rete scolastica, assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, pianificazione territoriale e pari opportunità.
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