Assistenza a rischio nelle case di riposo per anziani: nella Bassa in servizio 13 infermieri su 35
SAN PROSPERO, SAN FELICE, CONCORDIA- Un ordine del giorno per sollecitare la Regione Emilia-Romagna a intervenire con urgenza a favore delle case di residenza per anziani del territorio (Cra) che sono in gravissima difficoltà per la carenza di infermieri: verrà presentato dai gruppi civici (Lista civica “San Prospero per il cambiamento”, lista civica “Ricominciamo daccapo”, lista civica “Noi Sanfeliciani”, lista civica “Per Concordia”) in Consiglio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord e in tutti i Consigli comunali della Bassa in cui sono presenti. Con l’auspicio che venga votato da tutte le forze politiche.
Da tempo l’Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp) Area Nord ha lanciato drammatici allarmi sulla emergenza infermieri, in quanto nelle strutture presenti nella Bassa, a seguito della pandemia, ne lavorano solo 13 rispetto ai 35 normalmente presenti: con l’implicita conseguenza di un’automatica riduzione della capacità ricettiva al punto che alcuni ospiti sono stati trasferiti in altre strutture al di fuori del territorio. I gruppi civici, nel loro ordine del giorno, chiedono quindi alla Regione di valutare la possibilità di introdurre una deroga al principio dell’unitarietà gestionale previsto dalla normativa sull’accreditamento, disponendo in tal modo che il personale infermieristico venga fornito alle case di residenza per anziani a gestione pubblica di tutta la regione direttamente dall’ Ausl. Si chiede inoltre di estendere a tutto il territorio i protocolli Ausl – gestori Asp, già firmati in alcune realtà,che prevedono la possibilità di comandare gli infermieri risultati vincitori del concorso e che attualmente sono in forza alle Cra, ai medesimi servizi per un tempo sufficiente a reperire le necessarie sostituzioni e garantirne l’attività. L’ordine del giorno si conclude con l’invito a intervenire, nelle situazioni più critiche e se gli altri strumenti a disposizione non dovessero risultare efficaci, intervenire anche attraverso la gestione diretta dei servizi infermieristici delle strutture per anziani tramite l’Ausl di competenza per il periodo dell’emergenza sanitaria.
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