“Nino Borsari eroe dei due mondi – Da Cavezzo a Melbourne in bicicletta”
Il docufilm realizzato dal giornalista Alessandro Trebbi sul grande campione di ciclismo nato a Cavezzo e olimpionico a Los Angeles nel 1932. Prodotto dal Comune di Cavezzo e realizzato con il contributo della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo e la collaborazione di UISP.
LA STORIA
Nato a Villa Motta (frazione di Cavezzo, in provincia di Modena) in una famiglia povera, iniziò a lavorare come garzone per una farmacia, utilizzando una bicicletta per le consegne dei medicinali. Un giorno, una squadra di ciclisti professionisti passò per Motta e Borsari li inseguì, finendo per farsi notare: ricevette così in regalo una bicicletta da corsa.
All’età di 19 divenne campione italiano giovanile del mezzofondo e, nel 1932 a Los Angeles, a 21 anni riuscì a battere con la sua squadra il record olimpico nelle qualificazioni e a vincere la medaglia d’oro, battendo la squadra francese al velodromo Rose Bowl di Pasadena.
Ritornato a casa, Nino Borsari venne insignito del titolo di Cavaliere e portato in trionfo dai concittadini di Cavezzo, che decisero di costruirgli un velodromo in terra battuta per potersi allenare comodamente: l’impianto, tuttora esistente e con una lunghezza di corda interna di 376,8 metri e curve con pendenza di 40º, venne costruito da un gruppo di volontari su un terreno dell’amministrazione comunale e terminato alla fine del 1933. L’inaugurazione ufficiale avvenne il 29 aprile 1934 alla presenza di molti campioni. Nei giorni scorsi è stato ricordato con una serata a lui dedicata a Cavezzo.
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