E adesso un libro, rubrica di libri. Sei titoli che dicono: “Leggimi!”
di Francesca Monari
Uno. In cucina con 1 solo ingrediente di Franco Aliberti, edito da Gribaudo
L’idea alla base di questa opera unica nel suo genere è semplice: cucinare con un solo ingrediente alla volta, imparando così a conoscerlo a fondo e a valorizzarne tutte le sue parti. Nel libro 20 ingredienti e tre ricette per ognuno.
Tesla. Un uomo fuori dal tempo di Margaret Cheney, edito da LiberiLibri
L’autrice ha dedicato a Nikola Tesla, uno dei più straordinari scienziati del ventesimo secolo questa biografia. Questo testo dal rigore storico e scientifico, ci permette di entrare nel vivo della conturbante personalità di un grande genio dell’umanità.
Vero d’autore di Matteo Poletti
In questo romanzo i protagonisti si muovono, trascinati dagli eventi, sullo sfondo di una affascinante e magica Firenze e quello di una misteriosa Parigi. Una lettura carica di misteri e zone d’ombra legate alla sparizione irrisolta di una bambina, avvenuta negli anni ‘90, Elisa.
Luoghi per guarire: il potere curativo della natura di Samantha Walton, edito da Ponte alle Grazie
Ricerche scientifiche confermano che la natura è davvero un buon dottore. Il contatto con essa può curare il nostro corpo e la nostra anima. Giardini, foreste e montagne: ogni luogo ha degli speciali effetti benefici e questo libro ci racconta quali sono nei dettagli.
Scuolitudine. Storie di passioni resistenti di Chiara Foà e Matteo Saudino, edito da Enrico Damiani Editore
La scuola non serve a “preparare i ragazzi e le ragazze per il mondo del lavoro” o a “essere un bel voto”, ma a insegnare agli studenti a guardare negli occhi le inquietudini e le bellezze del vivere e a dipingere meravigliosi orizzonti verso cui indirizzare l’esistenza.
Speciale Bimbi – dai 4 anni
I Cinque malfatti di Beatrice Alemagna, edito da Topipittori
Erano cinque, tutti diversi, cinque malfatti…il Molle, il Piegato, lo Strano, il Bucato, il Capovolto finché un giorno arrivò il Perfetto. Una storia che parla di identità e diversità, perché la perfezione si sa è soggettiva.