Senza più casa dorme nell’auto parcheggiata all’Ipercoop: scatta la gara di solidarietà a Mirandola
MIRANDOLA – Senza più casa dorme nell’auto parcheggiata all’Ipercoop, scatta la gara di solidarietà a Mirandola. E’ la storia di un lavoratore, adulto, italiano, ancora lontano dalla pensione, che dorme al freddo. Non è stata sua la scelta di vivere così: a volte la vita prende pieghe inaspettate, si sfalda ai bordi e perde le cuciture.
Lui si è trovato per strada dopo una storia d’amore finita male. Coi costi degli affitti alle stelle e uno stipendio piccolo i conti non tornano, e così ha deciso di vivere in macchina, nella sua Cinquecento rossa. La lascia vicino al posto di lavoro, riparata nel parcheggio coperto dell’Ipercoop, lontana dagli sguardi.
Racconta che non va poi così male, i lavoratori del distretto qualche aiuto glielo danno, anche se ha paura quando i ragazzotti che la notte fanno il disastro nel parcheggio gli tirano i petardi.
Questo è il terzo inverno che passa all’addiaccio.
Un appello per lui l’ha lanciato un post sul gruppo Facebook cittadino. E in poche ore sono arrivate coperte, piumini, scorte alimentari. C’è anche chi si è offerto di pagargli qualche notte in albergo. Una gara di solidarietà spontanea.
Buon giorno gente di Mirandola,scrivo qui perché voglio parlarvi del Sig. G.Il Sig. G ha trai cinquanta e sessanta anni;Il Sig. G. è alto e magro, ha un aspetto poco curato;Il Sig. G. lavora per una ditta che ha in gestione il parcheggio dell’Ipercoop “Della Mirandola”. L’orario di lavoro del Sig. G. è dalle cinque/ cinque e trenta del mattino fino alle otto e mezza nove sempre del mattino; la sua mansione consiste nello svuotare i cestini del pattume dislocati nel parcheggio, e ridistribuire i carrelli sotto le apposite pensiline.Il Sig. G. è un connazionale, prende un piccolo stipendio per il suo lavoro e paga le tasse come tutti.IL Sig. G. da due anni per motivi famigliari che non mi interessano, vive nella sua auto nel parcheggio dell’ Ipercoop.Al Sig. G. non è più consentito usufruire dei servizi igienici interni all’Ipercoop, riservato ai dipendenti prestatori di lavoro esterni dello stesso, per potersi fare una doccia. Il Sig. G. è dall’estate scorsa che non riesce a lavarsi come si deve.Il Sig. G. non chiede mai nulla a nessuno, e se scambi con lui due parole, ha un tono calmo, pacato e sulla sua bocca non manca mai il sorriso.Il Sig. G. passa le notti fredde nella sua auto, coperto con un piumone; quando lo incontro al mattino, ha le mani viola dal freddo.Mi chiedo: ma alle soglie del 2023 è possibile ancora questo?Chiedo inoltre al Sig. Sindaco Dott. Greco, alla giunta comunale, agli assessori di maggioranza e a quelli di minoranza, al parroco Don Barbieri, a tutti i volontari della parrocchia;non è possibile fare qualche cosa in fretta per il Sig. G; anche temporaneamente almeno per i mesi più rigidi?A noi che nei prossimi tre giorni avremo le tavole imbandite, e staremo accoccolati sul divano nel tepore delle nostre case, pensiamo al Sig. G. che probabilmente per il Santo Natale non mangerà nemmeno un pasto caldo.Buone Feste a tutti.
L’ho visto ieri era emozionato e felicissimo, non sapeva che avessi scritto, e all’improvviso sono arrivate da lui persone, le quali hanno portato un piumone, dei libri e cibo di ogni sorta.

I più letti
Most Read Posts
- Gioia Salvioli: “Ho salutato il posto fisso in cinque minuti e ho aperto partita iva”
- Malore mentre è al lavoro all'ospedale di Mirandola, grave una veterinaria 29enne
- Sorbara, caduto mentre era al lavoro in un cantiere a Cavezzo: morto Massimo Giliberti
- Mercoledì a Medolla i funerali di Alan Bellodi, andato via a 40 anni