Rifondazione comunista: “La sanità dell’Emilia-Romagna è un gigante coi piedi di argilla”
La sanità dell’Emilia-Romagna è a rischio commissariamento, e Rifondazione Comunista commenta in una nota: ” “La sanità dell’Emilia-Romagna è un gigante coi piedi di argilla”.
Ecco il comunicato stampa firmato da Stefano Lugli:
Indubbiamente le spese Covid, l’impennata dei costi energetici e l’inflazione hanno avuto un ruolo importante nell’incremento dei costi sanitari, colpevolmente non coperti dal governo Meloni, che anzi ha tagliato i fondi alla sanità.Ma sarebbe semplicistico ridurre il rischio default per la sanità regionale a questi fattori, perché la situazione di oggi ha anche cause interne al sistema sanitario regionale che noi di Rifondazione Comunista denunciamo da tempo e che oggi concorrono all’esplosione dei costi.Da un lato scelte strategiche sbagliate che hanno impoverito soprattutto i territori periferici e, al tempo stesso, hanno fatto impennare i costi dell’edilizia sanitaria ed ospedaliera e i costi per l’affitto a privati di posti letto.Dall’altro il progressivo sfaldamento del sistema sanitario pubblico a favore della sanità privata, che in Emilia-Romagna prospera grazie al privato accreditato che drena denaro pubblico. Denaro che oggi viene a mancare alla sanità pubblica in una fase così complicata e, guarda caso, l’assessore alla sanità Donini propone alla sanità privata un taglio del budget del 15%, soprattutto sulle prestazioni più remunerative.A subirne le conseguenze saranno, come sempre, le cittadine ed i cittadini, quelle e quelli che non possono permettersi la sanità privata, quelle e quelli che saranno costretti a rinunciare alle cure a causa dei tagli alle prestazioni e al personale sanitarioRichiamiamo il governo a garantire alle regioni i fondi necessari per far fronte alle spese sanitarie e salvaguardare gli equilibri di bilancio, ma al tempo stesso invitiamo la Regione a rivedere le proprie politiche sanitarie e ad investire nella sanità pubblica con i fatti, non solo con le parole. Basta tagli ai posti letto, basta alle chiusure di ospedali periferici, basta al risparmio sul personale.Bonaccini ama dire che l’Emilia-Romagna ha la “sanità migliore del mondo”, ma oggi questo dimostra di essere uno slogan buono solo per le campagne elettorali. Un gigante con i piedi di argilla.Stefano LugliCo-segretario regionale Rifondazione Comunista Emilia-Romagna
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