Il nido di San Prospero va in appalto, la rabbia dei genitori: “Ci sentiamo presi in giro dal Comune”
Il nido di San Prospero va in appalto, la rabbia dei genitori: "Ci sentiamo presi in giro dal Comune". Protestano le mamme e i papà dei bambini e della bambine che frequentano il nido, che è stato deciso che non sarà più gestito dall'amministrazione pubblica e da settembre sarà esternalizzato.
Per questo giovedì si prepara il corteo di protesta che partirà dal nido e toccherà la sede dell'amministrazione .
Le spiegazioni sulla decisione delle famiglie stanno in una lettera aperta al sindaco, che pubblichiamo qui sotto. Scrivono le mamme e i papà dei bambini e della bambine che frequentano il nido di San Prospero:
Due giorni fa con l’arrivo della comunicazione dell’effettiva esternalizzazione del centro estivo ci avete confermato l’ennesima promessa disattesa.. Sono state convocate ben due riunioni, 9 e 23 maggio. Riunioni fatte su nostra grande richiesta dopo mesi di mail in cui noi genitori chiedevamo spiegazioni e chiarimenti riguardanti il futuro del nostro nido. Nido in cui già lo scorso anno ci era stato promesso che la gestione asp/ucman sarebbe stata DEFINITIVA. Tante parole spese per dirci che la comunità è importante, che il futuro è fondamentale, e proprio la nostra amministrazione sceglie di appaltare il servizio che ha il compito di far crescere il futuro del paese. Noi genitori ci sentiamo profondamente presi in giro e non ascoltati nelle nostre necessità.
C’è stato un Open Day il 6 maggio durante il quale in nido è stato aperto ai genitori dei nuovi iscritti per presentare loro il servizio educativo in cui sarebbero andati i loro bambini, omettendo però una parte fondamentale: di quel nido l’unica cosa che sarebbe rimasta tale sarebbero state le pareti; personale, approccio didattico, progetti, metodo di inserimento, non sarebbero stati gli stessi, perché si, il nido sarebbe stato appaltato. La decisione di appaltare il servizio da settembre 2023 vi era già ben chiara, ed è stata taciuta, quando noi genitori dai primi di marzo chiedevamo trasparenza a riguardo. Durante la prima riunione del 9 maggio ci siamo riuniti insieme a voi chiedendo chiarimenti, e risposte che però non siete riusciti a darci, né per il centro estivo né per il nuovo anno scolastico, comunicandoci che il bando di gara doveva ancora uscire per entrambi i servizi e proponendoci così una successiva riunione ,quella del 23, promettendo di darci risposte su chi ci sarebbe stato, almeno per quanto riguardava il centro estivo. Il 23 maggio ci incontriamo nuovamente ma quello che ci viene detto solo le stesse cose della riunione precedente: non si sa ancora nulla, il bando deve ancora uscire. Noi genitori così chiediamo,più volte, che almeno ci sia una gradualità nel passaggio dei bambini per quanto riguarda il centro estivo, un periodo di due giorni di compresenza tra tate uscenti e tate nuove, veniamo rassicurati e questa clausola ci viene promessa: i bambini avranno gli ultimi due giorni di nido con le tate del centro estivo e le tate uscenti insieme, così da potersi conoscere. Noi ci fidiamo dell' amministrazione e delle sue promesse, iscriviamo i nostri figli al centro estivo, acquistiamo a scatola chiusa il servizio, perché si, una volta compilata la domanda per le settimane richieste il bambino non può essere ritirato e la famiglia deve comunque affrontare la spesa complessiva delle settimane anche non fruite. Due giorni fa arriva comunicazione che il centro estivo si farà a San Prospero, con la cooperativa “La Lumaca”, ma purtroppo non ci sarà nessun passaggio, nessuna compresenza, il passaggio dei bambini sarà effettuato tramite schede precompilate, nessun rapporto umano, il 23 Giugno il nido di San prospero chiuderà e le nostre tate andranno via, il 26 Giugno aprirà il centro estivo e dovremo lasciare i nostri bambini con persone che non abbiamo mai visto prima. Noi genitori lasceremo i nostri figli 8 ore con persone che non conosciamo, che non ci conoscono e che ,soprattutto, non conoscono i nostri figli, e lo faremo perché, come ci avete ripetuto durante la riunione “il centro estivo è un servizio per chi non ha alternativa”, noi 25 iscritti non abbiamo alternativa, e questo é l’unico motivo per il quale lasceremo i nostri bambini e andremo a lavorare. Chiudiamo dicendo che, vi abbiamo creduto, ci siamo affidati a voi e ci siamo fidati delle vostre parole pensando che ci avreste tutelati, che avreste anche tutelato tutte quelle lavoratrici che per anni hanno cresciuto i figli della nostra comunità alla quale tanto teniamo. Questo è un fallimento e noi genitori non potevamo tacervelo. I genitori del nido "Le Farfalle"
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