Debiti del Comune San Felice, Silvestri (centrosinistra): “Noi lo abbiamo ridotto, e non si trattava di capricci”
Ovvero, quella quota di circa 13 milioni di euro accumulata negli anni passati, cui si aggiunge la questione fotovoltaico che prevederebbe il pagamento di una maximulta da un milione di euro se si confermasse la sanzione del Gestore dei servizi energetici (GSE) per il presunto “artato frazionamento” dei tre campi fotovoltaici. Tutti problemi che hanno convinto l'amministrazione Goldoni a un aumento delle tasse per tutti i cittadini, nel 2022, e che ora tornano in campagna elettorale.
"Qualche sassolino piccolo piccolo me lo tolgo - ha spiegato Alberto Silvestri nel corso della cena di autofinanziamento che è stata organizzata giovedì sera al Circolo Arci di Confine, cui hanno partecipato anche la consigliera regionale Palma Costi e il presidente della Regione Stefano Bonaccini - perché come tutti noi ho assistito a questi cinque anni di amministrazione che non mi hanno soddisfatto ovviamente. Ci hanno detto che abbiamo lasciato un Comune pieno di debiti, ingessato dove non si poteva fare niente. Io vi butto lì qualche considerazione poi prendete voi le conclusioni.
E' vero che nel 2019 quando si sono insediati hanno trovato un debito di 13 milioni e 300 mila euro circa, ma è altrettanto vero che quando nel 2009 ci siamo insediati noi il debito era di 16 milioni e 400 mila euro: un po' più alto.
"Il tema è che quel debito non sono capricci - illustra il candidato del centrosinistra - sono molti fatti con opere pubbliche quindi investimenti e come in tutte le famiglie il tema non è il debito, ma pagare la rata e se le cose stanno in piedi non c'è problema: si chiama "Equilibrio di bilancio". E' l'equilibrio di bilancio l'abbiamo sempre avuto. Vi ricordo il fotovoltaico, che non è un tema così da poco perché intanto è stato un investimento fatto in leasing di oltre 18 milioni di euro e quell'investimento ce l'hanno dato le istituzioni finanziarie, che non è un'opera di beneficenza, sono soggetti finanziari che prima di darti i soldi ti fanno i raggi X come hanno fatto a noi e a quel tempo ci hanno trovato assolutamente in regola e solvibili. Con quei finanziamenti abbiamo fatto in fotovoltaico 12 anni fa, e sono 12 anni che nelle casse del Comune entrano mediamente 500.000 euro puliti, netti tutti tutti gli anni, quindi più o meno sono entrati sei milioni di euro in questi 12 anni e non mi sembrano pochissimi.
Altra cosa: sempre con quel debito di 16 milioni e 4 sulla gobba noi abbiamo affrontato il terremoto, l'emergenza ricostruzione tutto quello che c'era da fare è stato fatto e non ci siamo mai lamentati. Ultima cosa: noi abbiamo messo in piedi anche una farmacia che dà un servizio di qualità alla popolazione e che porta nelle casse del Comune altri 100 mila euro.
Quindi tutto sommato una qualche azione per non mettere le mani nelle tasche dei cittadini è stata fatta con successo. Non lo dico con spirito di rivalsa però poi a forza di sentirsi dire "Comune è indebitato, il Comune è ingessato, non si può fare niente permettete almeno che io faccia un po' di chiarezza
Poi Silvestri rivolto ai sostenitori che affollavano la cena di autofinanziamento ha illustrato i temi della campagna elettorale:
La nostra idea di amministrare una comunità è molto diversa. Noi tutti siamo sempre immersi in cambiamenti profondi e possiamo affrontarli solo se non ci arrendiamo alla paura del futuro e se non ci abbandoniamo alla solitudine: abbiamo di fronte sfide molto importanti, il cambiamento climatico, l'intelligenza artificiale, l'invecchiamento demografico. Questo in particolare è un tema importante con la ricadute sulla salute, sul sistema sanitario, sui servizi socio sanitari, abitativi, sull'assistenza. Queste sfide oltre ad offrire nuove opportunità di sviluppo per chi riuscirà a coglierle, purtroppo però provocano anche nuove diseguaglianze e nuove povertà, allora per queste ragioni non è più sufficiente amministrare la sola quotidianità come se tutte queste problematiche non ci riguardassero. Ci riguardano eccome! Siamo convinti che le politiche pubbliche locali debbano tenerne conto e cercare di coniugare le prospettive e le opportunità future con la realtà quotidiana dei problemi che tutti i giorni la nostra gente deve affrontare.
Questo è uno dei compiti dell'amministrazione e le politiche che vogliamo attuare dovranno rivolgersi alla cura delle persone, alla cura del paese, alla cura delle relazioni, essere interdipendenti con le politiche territoriali, favorire la conoscenza e favorire il collegamento con altri territori. Bisogna essere all'altezza dei cambiamenti, un paese che attragga residenti, concluda finalmente la ricostruzione del patrimonio pubblico valorizzando il centro storico e le frazioni.A San Felice vogliamo sviluppare i servizi socio sanitari domiciliari in accordo con l'Unione e ci impegniamo a continuare a lavorare affinché all'ospedale di Mirandola continui ad essere potenziato per rispondere al meglio ai bisogni di cura del nostro territorio.
Vogliamo avere cura della scuola, delle nuove generazioni, vogliamo favorire lo sviluppo economico e sociale nel nostro territorio perché sia sostenibile ed inclusivo, cercando di cogliere tutte le opportunità che l'innovazione tecnologica mette a disposizione e vogliamo riconoscere all'associazionismo di ogni tipo - dallo sport alla cultura a quello ludico a quello sociale - l'importanza che merita e renderlo protagonista di una stagione nuova . Perché l'associazionismo sviluppa solidarietà e coesione, perché favorisce la partecipazione alla vita pubblica e perché rigenera le relazioni tra le persone: siamo fermamente convinti che solo una comunità più coesa riesca ad essere più giusta e attenta alle persone e riesca a infondere sicurezza e affrontare così le paure provocate dalla complessità del tempo che stiamo vivendo".
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