Sciopero, giovedì 11 aprile a rischio raccolta rifiuti, scuole, sanità e trasporto pubblico
Nella giornata di domani, giovedì 11 aprile, è indetto uno sciopero regionale, organizzato da CGIL e UIL, di 8 ore che riguarda sia il settore pubblico che quello privato. A rischio in particolare la raccolta rifiuti, la sanità le scuole e il trasporto pubblico.
Per quanto attiene la raccolta rifiuti, Aimag informa tramite un comunicato stampa che i servizi di raccolta domiciliare non sono garantiti, ad eccezione della raccolta del rifiuto sanitario che, in qualità di servizio essenziale, sarà regolare in tutte le zone da calendario. Le altre raccolte, non essenziali, potrebbero non essere realizzate e non saranno recuperate, pertanto dovrà essere atteso il successivo turno di raccolta previsto da calendario. I servizi di pulizia parchi, raccolta rifiuti abbandonati, consegna/ritiro di contenitori/sacchi potrebbero subire variazioni o ritardi. I Centri di Raccolta risulteranno invece regolarmente aperti, sebbene il conferimento di alcune tipologie di rifiuto potrebbe non essere garantito.
Circoleranno, invece, regolarmente le Frecce e gli Intercity di Trenitalia in occasione dello sciopero nazionale di giovedì 11 aprile, del personale del Gruppo FS Italiane proclamato dalle Segreterie delle Organizzazioni sindacali Filt-Cgil e Uiltrasporti, in adesione a uno sciopero generale. Possibili limitazioni o cancellazioni per i treni regionali, fatta eccezione per la regione Campania. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine degli scioperi
Per quanto riguarda la sanità, le Associazioni Sindacali CGIL, UIL e SGB hanno proclamato uno sciopero generale regionale del personale di tutti i Settori pubblici e privati per l'intera giornata dell’11 aprile 2024. Come prevedono le norme vigenti saranno garantiti i servizi minimi essenziali e in particolare le urgenze, mentre le attività programmabili potranno subire riduzioni conseguenti all’adesione allo sciopero. Le prestazioni non erogate ai cittadini a causa dello sciopero, verranno riprogrammate direttamente dalle aziende sanitarie fornendo una nuova data di appuntamento, coerentemente con le classi di priorità presenti in ricetta.
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