Tumore alla prostata, Aou di Modena e ospedale di Carpi tra i centri premiati
MODENA - L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è uno dei 156 Centri Multidisciplinari premiati dal Bollino Azzurro 2024-2025 per la lotta al tumore alla prostata, voluto da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. Alla premiazione erano presenti la Responsabile del Percorso Diagnostico Terapeutico Neoplasia Prostatica, e dell’Urologia dottoressa Stefania Ferretti, e gli Urologi dottor Francesco Antonio Fidanza, e dottor Stefano Puliatti. La cerimonia si è svolta stamattina a Milano, presso la sede della Regione Lombardia, Sala Pirelli, via Fabio Filzi 22. Il riconoscimento viene assegnato agli ospedali che assicurano un approccio professionale e interdisciplinare nei percorsi diagnostici e terapeutici dedicati alle persone con tumore alla prostata. Per approfondire si può visitare https://www.bollinirosa.it/bollino-azzurro-centri-multidisciplinari-il-tumore-alla-prostata. Quello “azzurro” completa la dotazione di “bollini” dell’AOU di Modena che indica gli Ospedali a misura di donna con 3 bollini al Policlinico e 2 a Baggiovara.
A Modena è attivo un Percorso Diagnostico – Terapeutico (PDTA) consolidato che assicura una presa in carico collegiale. Del percorso fanno parte, oltre all’Urologia, l’Oncologia (diretto dal prof. Massimo Dominici che ha come riferimento il dottor Roberto Sabbattini), la Radioterapia (prof. Alessio Bruni), Radiologia (prof. Pietro Torricelli), Medicina Nucleare (dottore Stefano Panareo), Anatomia Patologica (prof. Albino Eccher), Geriatria (prof. Marco Bertolotti), Psicologia Clinica (dottoressa Marisa Pugliese).
L’iniziativa è patrocinata da AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica), CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica), ROPI (Rete Oncologica Pazienti Italia) e SIUrO (Società Italiana di Uro-Oncologia), con il contributo incondizionato di Boston Scientific. Si tratta del primo riconoscimento, tra quelli promossi da Fondazione Onda, che ha come oggetto la salute dell’uomo. Il tumore alla prostata è una tra le malattie più diffuse negli uomini: in Italia sono circa 564.000 le persone con una pregressa diagnosi di tumore della prostata, pari al 19 per cento dei casi di tumore nei maschi e ogni anno si contano circa 36.000 nuove diagnosi.
I pazienti operati ogni anno di prostatectomia dall’Urologia dell’Ospedale Civile sono circa 150, grazie alla consolidata esperienza nella chirurgia robotica che assicura la radicalità oncologica e migliora la continenza e la potenza sessuale post-operatoria. Grazie al robot, infatti, il recupero della continenza, cioè il controllo della minzione è garantito nel 90%, con alte percentuali di ripresa della potenza sessuale. I pazienti seguiti dal PDTA ogni anno sono circa 500. Ai pazienti del PDTA a seconda delle caratteristiche oncologiche e cliniche vengono offerti percorsi chirurgici o radioterapici di ultima generazione o terapie mediche oncologiche.
Ospedale di Carpi
Un altro riconoscimento per l’Ospedale Ramazzini di Carpi, in particolare per la Prostate Unit Cancer, il team multidisciplinare che si occupa di diagnosi, presa in carico e trattamento dei tumori alla prostata: anche per il 2025 infatti è stato confermato il Bollino Azzurro, assegnato dalla Fondazione ONDA agli ospedali virtuosi nell’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico. La Prostate Cancer Unit del Ramazzini, coordinata dalla dottoressa Claudia Mucciarini, direttrice facente funzione della Struttura complessa di Oncologia di Prossimità, e dal dottor Fabio Manferrari, Direttore della Struttura Complessa di Urologia, è formata da specialisti di diverse branche, tra cui urologi, oncologi, radiologi, radioterapisti, anatomopatologi, specialisti in medicina nucleare, infermieri, con la collaborazione fondamentale dei medici di medicina generale per l’invio e il riconoscimento precoce dei sintomi; si riunisce periodicamente per discutere collegialmente dei casi, garantendo una presa in carico globale e soluzioni terapeutiche personalizzate. Nel 2024 l’Unità di Carpi ha discusso 408 casi clinici, di cui 236 nuove diagnosi e 172 casi tra recidive e second opinion. Nello stesso periodo sono state effettuate 448 biopsie prostatiche, tra prime diagnosi e controlli in corso di sorveglianza attiva. Sono stati eseguiti 76 interventi di prostatectomia, prevalentemente con modalità robotica o laparoscopica. Nei casi di neoplasie maligne non trattate chirurgicamente, i pazienti sono stati avviati al percorso radioterapico o a di sorveglianza attiva.
“Si tratta di un riconoscimento importante – dichiarano Claudia Mucciarini, coordinatrice della Prostate Cancer Unit, e Giulia Ciancia, della Direzione sanitaria dell’Ospedale di Carpi, presente a Milano per la consegna del Bollino Azzurro – perché attesta la continuità e la qualità del lavoro di squadra che viene fatto a vantaggio della salute maschile al Ramazzini. L’attenzione per la medicina di genere è un aspetto che contraddistingue l’attività di questo ospedale da anni, grazie alla collaborazione tra diversi servizi e professionalità: lavorando in questo modo è possibile garantire una presa in carico univoca in grado di dare risposte a 360 gradi, dalla diagnosi alla cura”.
Il Bollino Azzurro viene assegnato considerando la presenza nell’ospedale di servizi di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche e ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e assistenza dei pazienti. Gli obiettivi invece sono: migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita delle persone con tumore della prostata e promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico del paziente. Secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, il cancro della prostata è il tumore maschile più diffuso in Italia e nei paesi industrializzati. Si stima che in Italia vengano diagnosticati circa 40.000 nuovi casi ogni anno. Nell'arco della propria vita un uomo su nove nel nostro Paese ha la probabilità teorica di ammalarsi di cancro della prostata.
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