Rimessi in libertà i volatili sequestrati ai bracconieri: così “Il Pettirosso” ha festeggiato il 25 aprile
MODENA - Rimessi in libertà i volatili sequestrati ai bracconieri: così "Il Pettirosso" ha festeggiato il 25 aprile. Venerdì scorso, nel primo pomeriggio alle 16, i bambini sono stati chiamati a liberare centinaia di uccellini. Una festa collettiva per ridare libertà a chi era stato ingiustamente cacciato, e che avrebbe fatto ben altra fine, altrimenti: gli uccellini più piccoli, come ad esempio i tordi, vengono infatti utilizzati come richiami da caccia illegali.
La giornata, graziata da uno splendido sole primaverile, è stata un successo. E' un appuntamento ormai tradizionale quello del 25 aprile al Pettirosso: vengono rimessi in libertà gli uccelli che erano stati messi sotto sequestro negli scorsi mesi dai carabinieri del Cites, che per qualche tempo vengono tenuti al sicuro nelle voliere del centro.
Infine, tornano a volare in libertà in questa grande festa collettiva che è la Liberazione al Pettirosso.
- Era il 21 maggio 2019: sei anni fa l'incendio di Mirandola dove morirono due donne
- Finale Emilia, 30 anni di maltrattamenti nei confronti della moglie: 60enne a processo
- Approvato il bilancio di Seta: 96 nuovi autobus in servizio, utile di quasi due milioni di euro
- Giovedì 22 maggio sciopero nazionale nel settore della sanità privata
- Si è chiusa l'edizione 2025 del Festival dello sviluppo sostenibile
- Carpi, dal 23 maggio al via la Festa de l'Unità di Fossoli
- Camposanto, Pulitanò (FdI): "Completare il terzo stralcio della tangenziale"
RESTO D'ITALIA E MONDO
SALUTE
Sul Panaro on air
An error occurred:
The request cannot be completed because you have exceeded your quota.
ATTUALITÀ
I più letti
Most Read Posts
- Lamborghini, la storia a tutto gas del collaudatore Valentino Balboni dalla Bassa
- 1° Maggio, le iniziative in programma a Modena, Carpi e Mirandola
- Finale Emilia, studente cade da una finestra del secondo piano al liceo "Morandi"
- Finale Emilia, fuori pericolo di vita lo studente caduto da una finestra del liceo "Morandi"