Balsamico, 55° Palio: un’acetaia di Soliera e una di Nonantola tra i finalisti
SOLIERA, NONANTOLA- Tra gli 11 finalisti del 55 Palio di San Giovanni, competizione riservata agli aceti balsamici “tradizionali” ed extravecchi D.O.P. prodotti nell’area degli antichi domini estensi, c'è l'acetaia di Lauro Molinelli di Soliera e quella di Renato Ghidoni di Nonantola.
Il primo premio è andato a Romano Mattioli, con ben 318 punti, di Formigine.
La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 27 giugno a Spilamberto, a Villa Fabriani, nella sede della Consorteria, dove sono stati convocati esclusivamente i premiati, nel rispetto delle normative anti-Covid.
11 i campioni premiati, selezionati dagli esperti tra 1456 partecipanti.
Al secondo posto si è classificato Aldo Zanetti di Modena con 317,875 punti, al terzo - a sorpresa - proprio il Gran Maestro Maurizio Fini di Modena con i 315,935 punti per il prodotto della sua acetaia famigliare; seguono Francesco Dartizio di Modena con 315,835 punti e Deodato Vandelli di Castelnuovo Rangone con 315,085 punti.
Il primo classificato ha ricevuto prestigiosi premi: il diploma ufficiale della Consorteria, un cucchiaino d'oro per l'assaggio e il "torrione di Spilamberto", che viene consegnato anche a tutti i finalisti: si tratta di un bassorilievo in bronzo che raffigura il torrione di Spilamberto. Dopo alcuni giorni dalla premiazione, poi, arriva il riconoscimento più importante: il Gran Maestro si recherà a casa del vincitore per marchiare a fuoco le botti dell'acetaia con il logo della Consorteria.
Ecco la graduatoria ufficiale degli altri sette Aceti Balsamici Tradizionali finalisti:
6° Fabio Iubini della Valle Panaro con 315,085 punti
7° Virginia Stefani di Sassuolo con 314,250 punti
8° Lauro Molinelli di Soliera con 314,060 punti
9° Luca Levoni di Castelnuovo Rangone con 313,560 punti
10° Maria Rosa Leonardi di Formigine con 313,085 punti
11° Renato Ghidoni di Nonantola con 313,060 punti
12° Remo Sogari di Carpi con 311,835 punti.
"Devo dire che mai come oggi mi sento orgoglioso di guidare la Consorteria - sottolinea il gran maestro Maurizio Fini - come tutti sanno siamo un'associazione fortemente tradizionalista, ma nel momento del bisogno ci siamo fatti trovare pronti e disponibili ai cambiamenti, alle innovazioni metodologiche e soprattutto a nuovi approcci mentali: abbiamo acquisito strumenti utili, più rapidi ed efficienti, per svolgere le nostre attività. Ma attenzione, questo passaggio è stato possibile solo grazie alla collaborazione di tutti. Quello che ci guida è un'inestinguibile passione, perché se fai le cose con passione ti diverti e se ti diverti fai le cose con passione. Ma si tratta sempre di un gioco di squadra: è proprio questo il nostro vaccino. Solo così anche quest'anno siamo riusciti a premiare il miglior aceto."
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