Liste civiche Pd Bassa: “Salvare e rilanciare la pericoltura”
Nel territorio è presente e attiva la filiera completa per la coltivazione, la refrigerazione e la commercializzazione del frutto coltivato, con una importante ricaduta economica e occupazionale, diretta e indotta.
L’ultimo colpo è venuto dalle pesantissime gelate che hanno drasticamente condizionato la produzione di pere per il 2021, provocando una diminuzione fino al 80% dei frutti delle qualità Abate Fetel, Williams, Kaiser, Decana, dopo che le pesanti calamità che hanno condizionato pesantemente la produzione negli anni precedenti, in particolare la diffusione della cimice asiatica, con il picco raggiunto nel 2020, unita alla recrudescenza di malattie provocate da funghi parassiti, quali l’alternaria e la valsa, stavano già mettendo in crisi un intero comparto.
“Una crisi gravissima che deve essere affrontata in modo sistematico per consentire a un comparto così importante di ottenere le risposte e le risorse necessarie per fare fronte a questa drammatica situazione ed organizzarsi per il futuro – dichiara il vicecapogruppo Andrea Ratti -nella mozione diamo atto degli strumenti positivamente già messi in campo fino ad oggi, fra i quali lo sblocco dei 20 milioni di euro del Decreto Legislativo 102 sul 2020, dei 70 milioni di euro stanziati dalla Legge di stabilità 2020 per i danni delle calamità, oltre ai 161 milioni di euro del Decreto Sostegni bis messi a disposizione per le gelate che nella tarda primavera di quest’anno hanno colpito la provincia. Strumenti fondamentali ma non ancora sufficienti”.
“Non dobbiamo perdere questa eccellenza del nostro territorio. La mozione contiene istanze concrete – spiega il capogruppo Paolo Negro – Abbiamo chiesto che la Giunta dell’Unione convochi un tavolo territoriale di confronto con le associazioni degli agricoltori per fare il punto sulla crisi della pericoltura, sulle misure in atto e condividere l’agenda, alla quale l’Unione dei Comuni possa concorrere con il proprio sostegno istituzionale, a tutti i livelli; che la Regione rafforzi il Piano di rilancio facendo leva sulle risorse del PSR e altre linee finanziarie; che il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli dia corso all’incontro urgente chiesto dalla Consulta agricola regionale e l’assessore Mammi, perché il governo faccia la propria parte sul Piano di rilancio dell’ortofrutta, condiviso con le associazioni agricole regionali, strutturato su assi che vanno dalla riduzione dei costi di produzione, agli investimenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici, all’attivazione delle misure d’emergenza previste dalla PAC, alla ricerca, fino all’aggregazione dei produttori”.
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