Biomedicale, il 5 e 6 ottobre aziende a confronto nella prima edizione di B.T.Expo a ModenaFiere
MODENA - Modena diventa sede di un’importante rassegna che coinvolgerà uno dei comparti simbolo della provincia: il biomedicale, un settore che dagli anni Sessanta, principalmente a Mirandola e nei comuni della Bassa, ha preso sempre più campo occupando migliaia di dipendenti portando il territorio a ricoprire un ruolo di primo piano a livello mondiale nella produzione di dispositivi medici. Sono questi gli spunti che circa un anno fa hanno spinto ModenaFiere, società di BolognaFiere, a mettere in moto una macchina organizzativa la quale ha individuato le date di martedì 5 e mercoledì 6 ottobre 2021 come le ideali per la prima edizione di B.T. EXPO, innovativa manifestazione dedicata alle tecnologie biomedicali. Il percorso è stato condiviso con i principali referenti del settore: CNA, Confindustria Dispositivi Medici, Confindustria Emilia Area Centro e LAPAM Confartigianato Modena. La manifestazione, che avrà il suo fulcro alla Fiera di Modena di viale Virgilio, ha richiamato aziende non solo dal distretto mirandolese, ma anche dalle altre province dell’Emilia-Romagna e dal resto d’Italia e punta in futuro ad un palcoscenico internazionale.
La manifestazione è a ingresso gratuito - ovviamente con esibizione del Green Pass - previa registrazione sul sito www.bt-expo.it: è rivolta principalmente a un pubblico B2B specializzato, composto dai professionisti che operano all’interno dell’intero ciclo della supply chain delle aziende del settore biomedicale, dall’ideazione, alla progettazione sino alla produzione, oltre che dai consulenti al fianco le aziende. La manifestazione promuoverà le principali novità del momento del settore biomedicale: prodotti finiti, componenti, apparecchiature di produzione, di misura e di controllo, apparecchi biomedicali, componenti elettronici ed elettrici, sensori, software e materiali. Sette, in particolare, le aree in cui tradizionalmente viene suddiviso il comparto dei dispositivi medici e che vengono rappresentati in questa sede ai massimi livelli: biomedicale, elettromedicale, diagnostica in vitro, biomedicale strumentale, servizi e software, attrezzature tecniche, borderline.
Sono numerosi i convegni che si alterneranno nella due giorni di B.T. EXPO, la manifestazione organizzata da ModenaFiere, alla sua prima edizione, dedicata alle innovazioni tecnologiche del settore biomedicale. Sia il 5 che il 6 ottobre esperti nazionali del settore, sia provenienti dal mondo accademico che dalle aziende di settore, che dalla sanità porteranno in rassegna le loro esperienze aprendo una serie di riflessioni su dove si sta dirigendo la ricerca e il mercato, ma anche sugli adempimenti da seguire e tutto quello che riguarda la sfera europea, tra nuove normative e possibilità di finanziamento.
Il calendario più corposo è sicuramente quello della giornata di martedì 5 ottobre. Nell’ambito della telemedicina e del telemonitoraggio si parlerà del ruolo dei dispositivi medici come fonte dati da mettere a sistema e della loro gestione per la ricerca nella sanità digitale: interverranno tra gli altri Paolo Locatelli dell'Osservatorio innovazione digitale in sanità con interventi di Marco Foracchia (CIO Azienda Usl - Irccs di Reggio Emilia) e Gandolfo Miserendino (Regione Emilia-Romagna). Con le bioplastiche si introdurrà il tema dell’economia circolare: ospiti Claudio Migliaresi dell’Università di Trento, Orietta Monticelli dell'Università di Genova e Simone Nortilli di InnovEn srl.
Nel corso della mattinata saranno illustrati anche alcuni esempi pratici da parte dell'azienda Plantura da parte di Vittorio Bortolon. Due sono le sessioni dedicate alle tecnologie avanzate a cui parteciperanno Nicola Gramegna di Enginsoft, Michele Doria di Beamit, Luigi Rovati e Cristian Secchi di Unimore, Fabio Pini di Ideativa-B. Braun, Giuliana Gavioli della Fondazione ITS Biomedicale di Mirandola, Paolo Fiorini come referente della laurea interateneo in Ingegneria dei sistemi medicali per la pensione di Unimore, UNVR e UNITN, Ciro Cottini di Chiesi Farmaceutici, Giovan Battista Montanari di MISTER Smart Innovation, Fabio Paolini di Siemens Healthineers, Chiara Rubbianesi di Medici Medical, Giovanna Cenacchi dell’Università di Bologna, Giovanni Esposito (ARTE Master in Intelligenza Artificiale e telemedicina UNIPR) ed Enrico Giuliani di Neuron Guard, oltre al professor Gianluca Marchi di Unimore in veste di moderatore della parte pomeridiana.
Sempre il 5 ottobre è prevista una sessione al mattino di illustrazione di nuovi approcci per il trattamento e la cura di patologie, a cui si affianca un’iniziativa promossa dalla Fondazione Democenter e Tecnopolo TPM Mario Veronesi di Mirandola sui nuovi approcci per la medicina del futuro. Tra i relatori troviamo Elena Veronesi del TPM, Stefania Bettinelli di Unimore, Francesco Fabbri e Laura Mercatali dell’IRCCS Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori”. Di biomateriali in medicina parleranno invece, in un’altra sessione, Massimo Dominici della Fondazione Democenter, Silvia Farè dell’Università di Milano, Antonio Alessandrino di Silk Biomaterials ed Emanuele Luigi Carnel dell’Università di Padova. Il convegno vuole fornire una panoramica relativamente alle nuove soluzioni nell’ambito dei biomateriali, sia dal punto di vista accademico che applicativo. Chiude il quadro del primo giorno un evento legato al rispetto del GDPR in ambito biomedicale promosso da Icom Srl di Modena con relatore Andrea Chiozzi, CEO di Privacylab e Raise Academy.
Nella giornata finale di B.T. EXPO spazio invece alle tematiche europee parlando dei nuovi regolamenti per i dispositivi medici e per quelli medico-diagnostici in vitro: presenti Roberta Marcoaldi, Angela Candido e Laura Fornarelli dell’Istituto Superiore di Sanità, Alessandra Basilisco, Carla Cambiano, Lucia Lispi e Gloria Ippoliti del Ministero della Sanità, Ferdinando Capece quale responsabile area Quality & Regulatory Affairs di Confindustria Dispositivi Medici, Roberta Pelosi di IMQ e Natale Bova di Werfen. Le opportunità legate ai bandi europei saranno illustrate in un’altra sessione da Alessandra Borgatti e Marlene Mastrolia di ART-ER. Chiude il quadro della giornata un evento promosso dall’Ente Certificazione Macchine di Valsamoggia sulla Linea Guida MDCG 2020-13 “Clinical evaluation assessment report template (CEAR)”, con relatrice Marianna Mastroroberto di ECM. I convegni, come per gli accessi alla fiera, sono gratuiti, ma richiedono una preregistrazione sul sito www.bt-expo.it tramite i relativi form d’iscrizione.
Dare un'occasione di promozione e di visibilità alle start-up che operano in modo diretto o indiretto su tematiche di interesse delle industrie della salute. È l'obiettivo del bando, scaduto lo scorso 13 settembre e a cui hanno partecipato numerose start-up da tutta Italia, che va ad arricchire le proposte di B.T. EXPO Biomedical Technologies Expo, evento che si terrà al quartiere fieristico di Modena dal 5 al 6 ottobre e che ospiterà il meglio delle tecnologie biomedicali.
Il concorso nasce grazie alla stretta collaborazione tra ModenaFiere e la Fondazione Democenter. La selezione consentirà a cinque realtà del panorama nazionale di avere all’interno della fiera un’area a loro dedicata per presentare i propri progetti; saranno premiate mercoledì 6 ottobre con un evento che si terrà dalle 15.30 alle 17.30. Le imprese, come si può leggere nel bando pubblicato sul sito democentersipe.it, sono state scelte tenendo conto di una serie di rigorosi criteri quali il livello di innovazione, l'idea progettuale e lo spirito di team, partendo comunque da una base di sviluppo tecnologico avanzato con un livello codificato di Technology Readiness Level (TRL) compreso tra 2 e 7. Ogni gruppo di lavoro doveva essere composto da almeno due persone.
«La manifestazione B.T. EXPO - commenta il direttore generale di ModenaFiere, Marco Momoli - nasce dal confronto con tutte le realtà presenti nella zona di Mirandola dove è attivo il distretto industriale biomedicale più importante a livello nazionale e uno tra i primi al mondo, con l’obiettivo di mettere in mostra il meglio della produzione. La fiera si presenta con un forte connotato innovativo ed era particolarmente attesa dagli operatori i quali, nel periodo di pandemia, hanno portato avanti i loro progetti senza però avere occasioni di incontro se non tramite piattaforme a distanza. Il ritorno alla partecipazione fieristica diventa quindi un elemento importante e siamo fieri che Modena abbia saputo cogliere questa esigenza emergente».Intensa attività convegnistica e un comitato scientifico composto da figure di primo piano del mondo universitario e aziendale B.T. EXPO oltre ad essere una vetrina esclusiva, sarà anche una occasione d’aggiornamento e fare il punto sullo stato dell’arte sulla ricerca e lo sviluppo, oltre che sulle tante normative da seguire in ambito produttivo e gestionale. Per questo motivo entrambi i giorni della manifestazione sono stati organizzati dei convegni ideati e organizzati da un Comitato Scientifico formato da alcuni dei più insigni rappresentanti del mondo universitario e aziendale. I componenti sono Carlo Altomonte, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Bocconi, Fernanda Gellona, Direttore Generale di Confindustria Dispositivi Medici, Costantino Grana e Francesco Leali, professori ordinari presso il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – Università di Modena e Reggio Emilia, Paolo Locatelli, responsabile scientifico dell’Osservatorio Innovazione Digitale in sanità della School of Management del Politecnico di Milano e Michele Modesti, professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova. Numerosi i temi: si va dalle bioplastiche ai regolamenti europei, spaziando per telemedicina, privacy, biomateriali, nuovi regolamenti UE e progettazione europea. Un premio dedicato alle start up di settore Ci sarà infine un’arena dedicata alle start up dove il 6 ottobre, alle 15.30, si terranno le premiazioni delle cinque migliori giovani imprese che si sono candidate tramite un bando promosso dalla Fondazione Democenter di Mirandola, al fine di mettere a disposizioni dei migliori progetti gli ambienti del nuovo TPM Cube del Tecnopolo “Mario Veronesi”. La manifestazione resterà aperta entrambi i giorni dalle 9 alle 18. Alle persone che si registreranno sul sito arriverà un QR Code che dovrà essere esibito all’ingresso assieme al Green Pass. I visitatori sono chiamati al rispetto delle norme per la prevenzione del contagio Covid-19 tra cui il distanziamento e l’utilizzo della mascherina. Info sull’evento possono essere richieste all’indirizzo mail dedicato: [email protected]
“Tra agosto e i primi di settembre sono arrivate numerose richieste da start-up che provengono, non solo dal distretto o dall'Emilia-Romagna ma anche da tutto il territorio nazionale – spiega Laura Aldrovandi, responsabile dei progetti del Tecnopolo TPM “Mario Veronesi” di Mirandola, tra i promotori del bando sotto l'egida della Fondazione Democenter e partner indispensabile nell'organizzazione della stessa B.T. EXPO –. Siamo riusciti a dare una buona visibilità al bando attraverso il nostro network di collegamenti e stiamo notando come siano interessati molti ambiti: oltre al il biomedicale classico, anche tecnologia e terapia avanzata e proposte che sfruttano le nuove potenzialità offerte dal digitale”.Le cinque vincitrici del concorso potranno essere ospitate nel TPM Cube, il nuovo spazio di incubazione della Fondazione Democenter all'interno del distretto biomedicale. Biomedicale: un settore che in Italia vale 16,5 miliardi di euro di fatturato. Cresce l’export Secondo i dati forniti da Confindustria Dispositivi Medici, il settore dei dispositivi medici in Italia genera un mercato che vale 16,5 miliardi di euro tra export e mercato interno e conta quasi 4.000 aziende, che occupano 76.400 dipendenti tra piccole imprese e grandi gruppi, tra questi anche multinazionali. Il mercato nazionale è rivolto principalmente alla sanità pubblica (66%) rispetto a quella privata. L’export nell’ultimo decennio ha avuto una crescita progressiva e costante, superando la quota dei cinque miliardi di euro annui, con USA, Francia e Germania che sono i Paesi in cui sono presenti i principali mercati di sbocco del biomedicale italiano. Anche in questo 2021 la tendenza appare positiva: secondo l’ultimo rapporto di Unioncamere Emilia-Romagna sul periodo gennaio/giugno 2021, il biomedicale partecipa alla crescita del segmento di riferimento al +12,1% delle vendite delle apparecchiature all’estero rispetto allo stesso semestre del 2019 (in tale raggruppamento si trovano anche le apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche e di misura). Insomma, i numeri testimoniano che il comparto non ha risentito della crisi conseguente all’emergenza pandemica Covid-19, cambiando i processi di produzione e organizzazione ma mai fermando ricerca e sviluppo. Si stima infatti che circa 1,17 miliardi di euro annui vengano destinati alle azioni di innovazione. Rispetto alla media nazionale, il settore ha un’occupazione femminile maggiore (46% contro il dato complessivo del 40%) con un alto grado di specializzazione: il 43% della forza lavoro ha una laurea e il 41% un diploma di scuola media superiore. Secondo l’ultima rilevazione di Confindustria Dispositivi Medici, la maggiore concentrazione di aziende si trova in Lombardia (1.213), Veneto (472), Emilia-Romagna (457), Lazio (413), Toscana (229), Campania (215), Piemonte (210) e Sicilia (140). Sul totale delle aziende, il 53% manifatturiere, il 42% commerciali e il 5% di servizi. FONTI
- Confindustria Dispositivi Medici (https://bit.ly/3EJ4m7c)
- Unioncamere Emilia Romagna (https://bit.ly/2W9xZgw)
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