Mirandola, recupero “ex Gil”: lavori appaltati ma mai iniziati
MIRANDOLA- Il cantiere dell'ex-Gil è stato consegnato, per l'avvio dei lavori, lo scorso settembre. Nonostante questo, al di là di una misera recinzione, nessuna gru nè operaio è stato mai visto al lavoro.
A maggio ricorrerà il decimo anniversario del sisma che, nel 2012, sconvolse in particolare il territorio della Bassa modenese: provocando morti e feriti e arrecando ingenti a numerosissimi edifici pubblici e privati.
Tra quelli pubblici, ricordiamo il Commissariato della polizia di Stato e il Distaccamento di polizia stradale: i quali furono inizialmente ospitati in un immobile privato in via Caduti di Nassiriya, insieme alla Tenenza della guardia di finanza.
Dal 2013 il Commissariato è stato trasferito in un altro immobile privato situato in via Fulvia: anche questo, come il precedente di proprietà dell’imprenditore Claudio Reggiani.
"Da tempo, però, aspettiamo novità per la ristrutturazione dell’ex GIL: nel corso degli anni il SIULP è intervenuto più e più volte per sollecitare la politica e le istituzioni, con il preciso scopo di velocizzare il più possibile i lavori di recupero e ristrutturazione e trasferire accorpando i due uffici della polizia di Stato in quella sede"- scrive il sindacato Siulp.
Incontri politici, inviti al ministro dell’Interno – che accettò nella persona dell’onorevole Annamaria Cancellieri nell’estate del 2013 - comunicati stampa, convegni pubblici, inviti al capo della Polizia – accettati sia dal Prefetto Pansa che dal Prefetto Gabrielli – incontri con l’amministrazione comunale e con la Prefettura: organizzati, richiesti e voluti dal SIULP.
"Ad oggi non possiamo che osservare, sconsolati, l’assoluta immobilità del cantiere di recupero e ristrutturazione: i lavori, come da tabelle esposte al pubblico, sono affidati alla ditta Moletta Gino di Meano (Trento) e l’inizio dei lavori era inizialmente previsto per il 29 settembre 2021- prosegue il sindacato- Eppure, nonostante siano passati ben cinque mesi dalla data di inizio lavori, ad oggi nei vari sopralluoghi da noi effettuati, abbiamo potuto soltanto vedere una recinzione posta a delimitazione dell’immobile, l’accatastamento di ponteggi e poco più. Nessuna traccia di scavatori, gru, camion ma soprattutto di operari al lavoro, il tutto in un assordante ed irreale silenzio".
"Ci sembra difficile che l’ultimazione dei lavori, prevista per il 23 marzo 2023, potrà essere rispettata vista la situazione attuale, L’ex GIL si trova nelle stesse identiche condizioni in cui era anni fa. Amareggia moltissimo vedere quale trattamento venga riservato all’Autorità locale di pubblica sicurezza: nonché a una specialità prestigiosa e importante come quella della polizia
stradale. Ma rattrista molto anche che al paese cardine di uno dei più importanti poli biomedicali in Europa – oltre 100 aziende, 5mila dipendenti e un miliardo di euro di fatturato - non sia ancora consentito avere la polizia di Stato in una sede definitiva, dignitosa e funzionale".
"Non sappiamo quali siano i problemi che determinano questo immobilismo di fatto, anche perché nessuno ci tiene a informarci- conclude il Siul- ma sappiamo per certo che per le commemorazioni per il decennale dal 29 maggio 2012 saremo ben lontani dal poter ipotizzare una data di trasloco nella sede definitiva per tutta la polizia di Stato di Mirandola".
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